UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Monterosso al Mare: Il Terzo Paradiso nel Paradiso dei Frati

Inaugurazione dell’opera d’arte di Michelangelo Pistoletto, installazione permanente
14 Luglio 2022

Un tempo il giardino e l’orto del convento dei Frati Cappuccini di Monterosso era tradizionalmente chiamato dalla gente con l’appellativo di “Paradiso dei frati”. Un luogo allora accessibile solo ai religiosi e ai pochi uomini del borgo che andavano a lavorare la terra e che raccontavano ai paesani di questo paradiso affacciato sullo splendido mare e davanti al cielo.

In un angolo di questo paradiso sotto due alberi di mandorlo e nell’area del “giardino dei semplici” del convento, l’artista Michelangelo Pistoletto ha scelto di realizzare un’istallazione permanente di una delle sue opere più famose e conosciute: “Il Terzo paradiso”. L’ha allestita utilizzando degli originali vasi di terracotta creati dallo stesso artista che vanno a formare i tre cerchi, con piante aromatiche prese dal giardino dei semplici e ghiaia di colore bianco e nero che esaltano i due opposti antitetici.

Così ha scritto l’artista nella targa installata davanti all’opera: “Una linea, incrociandosi due volte, crea tre cerchi consecutivi. I due esterni - il mondo della natura e quello creato dall’uomo - rappresentano le opposte polarità cioè tutti gli elementi tra loro diversi, contrari, antitetici e avversi. Nel cerchio centrale avviene la loro congiunzione, unione, fecondazione, fusione e si creano così la pace, l’equilibrio, l’armonia, la bellezza e l’amore. Entriamo in un nuovo mondo, il terzo stadio dell’umanità. E’ il Terzo Paradiso”.

Pistoletto è da diverso tempo amico del Convento di Monterosso e in particolare di Padre Renato che ne è il custode. Fra i due è nata un’intensa e feconda amicizia. “Le persone che vengono oggi al tuo convento - gli dice Michelangelo Pistoletto - cercano una identificazione con il mondo e per questo chiedono aiuto prestandosi a uno scambio tanto intellettuale quanto pratico. A queste persone tu offri lo spazio e il tempo in questo antico edificio per dare compiutezza alla vocazione che nasce dalle necessità più profonde. Tu Padre Renato sei il convento e noi che veniamo qui siamo i tuoi nuovi monaci, frati, fratelli moderni”.

Il “Terzo Paradiso” trova così una sua originale collocazione e si arricchisce di nuovi e intensi significati spirituali e artistici in una cornice di rara bellezza e suggestione.

Intervengono: L’artista Michelangelo Pistoletto, Padre Renato Brenz Verca, cappuccino e Emanuele Moggia Sindaco di Monterosso. Coordina Marco Ferrari, scrittore e giornalista

Ingresso libero – Info: www.conventomonterosso.it

L’inaugurazione è stata scelta in occasione della data di martedì 2 agosto, “Festa del Perdono d’Assisi” ossia una delle principali festività per la famiglia religiosa dei francescani.

Gli altri appuntamenti della giornata:

Ore 17.00 - Solenne Messa nella Chiesa di San Francesco adiacente al Convento dei Cappuccini.

Ore 21.30 - Concerto “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi Con Marina Mammarella e Agide Bandini

Ingresso libero

 Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. È considerato uno dei precursori e protagonisti dell’Arte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967). A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Negli anni Novanta fonda Cittadellarte a Biella, ponendo l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Ha ricevuto innumerevoli premi internazionali, tra cui nel 2003 il Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia e nel 2007 il Wolf Foundation Prize in Arts “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2017 è uscito il suo ultimo libro, Ominiteismo e demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società edito da Chiarelettere. Sue opere sono presenti nei maggiori musei d’arte contemporanea.

Convento Frati Cappuccini di Monterosso

Il Convento dei Cappuccini è un luogo di fede, di spiritualità, di riflessione, ma anche di storia, arte e cultura. Adagiato su un incantevole colle che domina le Cinque Terre, ogni suo angolo e ogni sua pietra sembrano voler raccontare quattrocento anni di storie di frati, artisti, artigiani e della popolazione di Monterosso che lo ha sempre amato e rispettato. Esso è oggi testimonianza di accoglienza legato ai temi della pace, della bellezza e della cura verso l’ambiente e il creato secondo gli insegnamenti di san Francesco. Al suo interno si svolgono numerose attività spirituali e culturali aperti a uomini e donne. Visitato da turisti di tutto il mondo nel 2014 si è classificato primo in Italia al censimento “I luoghi del cuore” del FAI ottenendo oltre centomila segnalazioni. Ha recentemente celebrato i quattrocento anni dalla sua fondazione