UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Assisi: Simposio nazionale dei Cammini di Fede

Convivialità, Bellezza e Spiritualità: l'Esperienza dei «Cammini» nel circuito regionale dell’Emilia-Romagna
15 Marzo 2022

Vi è oggi, anche in Italia, una grande attenzione sul tema dei “Cammini”. Nel 2016, il MIBaCT proclamando l’Anno Nazionale dei Cammini, ha contribuito a innescare una riflessione sul tema raggiungendo l’obiettivo di iniziare a individuare in maniera univoca un settore specifico, quello dell’Italia dei Cammini e del turismo lento. Lo sviluppo di Vie e Cammini quali strumenti di conoscenza capillare e ramificata della storia e del patrimonio diffuso dell’Italia sono uno degli obiettivi del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 così come l’adeguamento della rete infrastrutturale per migliorarne l’accessibilità e l’intermodalità con nuove reti della "mobilità dolce”. A seguito di questo stimolo le Regioni hanno iniziato a ragionare su criteri condivisi e, ciascuna con le proprie sensibilità, ha investito risorse sul tema.

Prima della pandemia il settore registrava un trend di crescita, ma durante il 2020 e 2021, le mutate esigenze socio-culturali, l’attenzione verso una vita attiva all’aria aperta e in spazi verdi ed incontaminati, la ricerca di luoghi di prossimità sino ad allora non considerati rispetto a mete più conosciute e lontane, la sensibilità verso temi sociali di condivisione e sostenibilità hanno portato una forte crescita del fenomeno.

L’Emilia-Romagna, aderendo al progetto nazionale dell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia, ha configurato, sulla base di quanto presente nei territori, un Circuito Regionale dei Cammini, avviando un dialogo con i diversi attori, costituendo un sistema di rete complesso, dinamico e aperto.

Il progetto è stato sviluppato dalla Azienda di Promozione Turistica regionale in accordo con l’Assessorato Regionale al Turismo.

La posizione geografica dell’Emilia-Romagna, di raccordo tra il nord ed il centro sud, la colloca naturalmente come terra di passaggio e di transizione, di diversi percorsi storici di pellegrinaggio e di commercio: dalla Via degli Abati alla Via Matildica del Volto Santo alla Via degli Dei, dalla Via Francigena alla Via Romea Germanica alla Via Romea Strata che sono le tre Romee Maggiori, dal Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna al Cammino di Sant’Antonio, dalla Via della Lana e della Seta alla Via di Linari ed alla Viae Misericordiae e Via Mater Dei, dalla Via Romea Nonantolana e Via Romea Germanica Imperiale alla Piccola Cassia sino al Sentiero dei Ducati e alla Alta Via dei Parchi, al Cammino di San Vicinio e al Cammino di Dante. L’Emilia-Romagna come terra dunque ricca di testimonianze di fede e di passaggio strategico di antiche vie di pellegrinaggio e di commercio: cultura, arte, bellezza, tradizione, enogastronomia, spiritualità, natura, in un’ottica di turismo sostenibile per la valorizzazione dei territori e delle Comunità ospitanti.

Il progetto ha mirato ad un coinvolgimento attivo dei diversi interlocutori dei territori che costituiscono la “Rete del Cammino” che per sua natura è “partecipata” e risponde a sensibilità e storie diverse a seconda delle comunità coinvolte di cui è espressione e con le quali è importante che vi sia un legame stretto.

Il loro coinvolgimento è stato possibile attraverso l’attivazione di uno strumento operativo quale il Tavolo tecnico regionale di lavoro le cui attività si sviluppano anche tramite il “Disciplinare del Turismo Esperienziale dei Cammini”, protocollo sviluppato in forma partecipata con tutti gli interlocutori dal 2017, che, basandosi anche sui criteri nazionali del Ministero, ha permesso la condivisione di un percorso comune a livello regionale e lo sviluppo del “Circuito Cammini”. La scelta di una governance dinamica della rete regionale con il coinvolgimento dei diversi interlocutori, dagli Enti di gestione e/o Associazione di riferimento dei Cammini, agli operatori turistici del comparto regionale, agli Enti locali ed i Comuni, alle Diocesi dell’Emilia Romagna che partecipano grazie alla attivazione di un Protocollo dedicato al Turismo Religioso tra Regione e Conferenza Episcopale dell’ Emilia-Romagna, ciascuno secondo le proprie specificità, ha permesso al progetto di evolversi accompagnando i diversi soggetti in un dialogo non competitivo ma collaborativo nello sviluppo e nella programmazione delle attività di valorizzazione e comunicazione.

Le esperienze di turismo lento, conviviale e sostenibile lungo i Cammini, espressione dei diversi protagonisti dei territori che con i percorsi mantengono un legame attivo e dinamico, sono valorizzate da strumenti univoci di campagna di comunicazione, promozione e sostegno allo sviluppo del prodotto turistico del Circuito Regionale dei Cammini dell’Emilia - Romagna.

Ad oggi il circuito conta il coinvolgimento attivo di 20 percorsi tra Cammini e Vie di pellegrinaggio con i Comuni attraversati, oltre 20 operatori turistici regionali che propongono attività ed esperienze mirate, 15 Diocesi regionali, che partecipano ad attività di valorizzazione e comunicazione che sono i protagonisti diretti dell’inserimento delle proposte e dei contenuti digitali all’interno della piattaforma web istituzionale regionale su cui insiste la comunicazione e la promozione delle iniziative, www.camminiemiliaromagna.it, integrato con gli altri siti del sistema regionale.

Il lavorare in un ambito di circuito regionale, riconoscendo l’identità di ciascun cammino ma con una volontà univoca di intenti e azioni di promo-commercializzazione e comunicazione, ha permesso la realizzazione di azioni sperimentali con strumenti diversificati tra cui le campagne finalizzate come quella di “I Love Cammini Emilia Romagna”, calendario di attività lungo i Cammini del Circuito regionale, il nuovo progetto sperimentale ideato quest’anno “Cammini di Notte…Emilia Romagna” con attività dal tramonto all’alba, e di turismo esperienziale e conviviale “Monasteri Aperti Emilia Romagna”.

Quest’ultimo è un progetto di valorizzazione e promozione territoriale nato nel 2019 con esperienze, eventi e digitalizzazione per un turismo dei territori, di comunità e conviviale, che nasce dal basso rispondendo alle esigenze ed alle aspettative delle comunità e che ha avuto sin dal suo inizio il sostegno dell’Ufficio Nazionale del Turismo, Sport e Tempo Libero della CEI.

Luoghi solitamente chiusi al pubblico, collocati spesso lungo un Cammino, aprono le porte, un solo week-end, e svelano momenti e spazi di una vita religiosa e monastica che non conosciamo, luoghi custodi ancora oggi di capolavori d’arte e di fede millenaria in cui la Natura, l’Arte e la Bellezza trovano la loro massima e più intima espressione. Gli incontri, le visite, gli approfondimenti sono condotti nella maggior parte dei casi dalle stesse Comunità di frati, suore, monaci, con l’aiuto ed il supporto, delle Associazioni, Fondazioni, Università, operatori turistici professionali, uffici diocesani che li affiancano nella loro attività. I complessi conventuali, i Monasteri, le Abbazie con i loro orti, chiostri, refettori, luoghi di preghiera e silenzio, Chiese, Pievi, biblioteche e piccoli musei aprono le porte e accolgono i visitatori.

Tutti i partecipanti al progetto sono i protagonisti diretti dell’inserimento delle proposte e dei contenuti digitali all’interno della piattaforma web istituzionale regionale su cui insiste la comunicazione e la promozione della iniziativa, www.monasteriemiliaromagna.it , integrato con gli altri siti del sistema regionale.

Il progetto iniziato sperimentalmente nel 2019 ad oggi registra un andamento positivo sia nel numero di partecipanti sia nel numero dei soggetti aderenti all’iniziativa. Nella lettura dei dati va tenuto in considerazione che nel 2020 e nel 2021, a causa della emergenza Covid e delle restrizioni relative alle modalità di fruizione delle attività, si è dovuto procedere con il contingentamento del numero dei partecipanti ai singoli eventi. Pertanto, non si sono potute soddisfare tutte le richieste ricevute che avrebbero portato ad un numero di partecipanti più elevato rispetto a quello registrato.

In tal senso vanno dunque letti i dati delle presenze che nel 2019 hanno visto 1.600 presenze, 2.800 nel 2020 e 4.000 nel 2021 con una offerta di 24 esperienze nel 2019, 40 nel 2020 e 74 nel 2021 accogliendo proposte di diversa natura accomunate però dalla condivisione di base del significato profondo della iniziativa. Il numero dei soggetti coinvolti è passato dai 20 del 2019, ai 33 del 2020 ai 60 del 2021 a testimonianza del forte interesse dei diversi operatori a partecipare all’interno di una iniziativa che li possa rappresentare in maniera univoca mantenendo la propria identità e la propria autenticità.

Un esempio concreto dunque di turismo esperienziale e conviviale che propone agli ospiti/turisti una forma autentica e innovativa di incontro con i territori e le comunità.

Nel 2022 Monasteri Aperti Emilia Romagna si svolgerà l’8 ed il 9 ottobre e sono in corso gli incontri con i diversi interlocutori per il componimento del calendario completo delle proposte che sarà disponibile sul sito www.monasteriemiliaromagna.it a partire da metà aprile 2022.

Vi invitiamo a seguire anche le altre proposte del Circuito dei Cammini dell’Emilia-Romagna:

Per approfondimenti e curiosità sono disponibili anche i video della esperienza di Monasteri Aperti Emilia Romagna (https://www.youtube.com/watch?v=_3bi00_1zw8&t=3s)  e Cammini Emilia Romagna ( da inserire link disponibile in giornata)

Monica Valeri, Responsabile progetto trasversale Circuito Regionale Cammini e Vie di Pellegrinaggio dell’Emilia Romagna e progetto trasversale Turismo Religioso – APT Servizi