Nel solco dei pellegrini di ieri e di oggi presentiamo sulle pagine della rivista Vocazioni alcuni cammini per lasciarsi interrogare dalla bellezza delle nostre terre e dall’annuncio della fede di chi prima di noi ha camminato attraverso sentieri di vita nuova.
In collaborazione con l’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, un percorso in sei tappe attraverserà la penisola e i tempi con alcune proposte per mettersi in viaggio sia con l’immaginazione che – perché no – con il corpo e lo Spirito. (Don Michele Gianola, direttore UNPV della CEI)
Seconda Tappa
Mito e leggenda si intrecciano, attorno alla storia del crocifisso del Volto Santo. Si narra che fu intagliato in noce da Nicodemo, colui che depose Gesù nel sepolcro. La sua mano sarebbe stata guidata dalla Grazia Divina nel ricalcare le vere sembianze del Cristo e, mentre lui riposava, due angeli avrebbero scolpito il Volto. Per sfuggire alle persecuzioni, il manufatto fu posto su un’imbarcazione priva di equipaggio che, da Joppe, attraversò il Mediterraneo fino a Luni. Né i pirati, né le scorrerie saracene, né gli stessi Luneesi poterono avvicinare la barca: solo il vescovo di Lucca Giovanni I poté recuperarla, avendo ricevuto in sogno, da un angelo, questa missione. Per la collocazione, sorsero contrasti tra le due città: la scelta fu affidata a due buoi che si diressero senza esitazioni verso Lucca (mentre Luni ricevette un’ampolla con il sangue di Gesù). È così che il Volto Santo si venera a Lucca dal 752, nella chiesa di San Martino...
Di seguito il link contenente l’articolo a cura di
Gaia Martina Ferrara, Presidente ALP e Gionatan De Marco, direttore UNTS della CEI.
https://rivistavocazioni.chiesacattolica.it/2020/04/03/cammino-del-volto-santo/