L'Ufficio regionale per la pastorale del tempo libero e turismo della Sardegna ha diramato il seguente Comunicato Stampa per gli Operatori del turismo
Da qualche giorno le regioni italiane ritornano a essere vasi comunicanti. Ci si potrà muovere, infatti, da un capo all'altro del Bel Paese e la riconquistata mobilità favorirà, anche se con numeri più bassi, la ripresa del comparto turistico in Italia e, quindi, anche nella nostra Sardegna.
Come Ufficio Regionale della Conferenza Episcopale Sarda per la pastorale del turismo, desideriamo anzitutto condividere la sofferenza dei centomila lavoratori sardi impiegati nei vari ambiti dei servizi legati al turismo e che vedono in forse il buon esito della stagione a causa della pandemia del Covid-19. Siamo vicini a quanti non riusciranno a riaprire il loro esercizio commerciale, come pure a coloro che si vedono costretti a rinviare l'apertura e ad operare, purtroppo, dei tagli di personale e di servizi. La nostra solidarietà va, inoltre, a quanti aprono o ricominciano la propria attività con notevoli sacrifici, vivendo la stagione estiva con il peso dell'incertezza.
In allegato il testo completo