di Alessandra Valente
In questo Santuario vogliamo comprende il rapporto tra fede e lacrime. Ci potrebbe raccontare questo rapporto?
La fede e le lacrime sono un dono di Dio per l’umanità. La Bibbia ci parla delle Lacrime di Dio per il suo popolo, delle Lacrime di Gesù su Gerusalemme, ma anche delle lacrime dei peccatori. Le lacrime esprimono un moto interiore e nello stesso tempo hanno la forza di un linguaggio universale che comunica più di tante parole.
Le Lacrime di Dio e della Madonna a Siracusa sono segno di attenzione, di dolore, di preoccupazione, di preghiera, di speranza e soprattutto di amore per i figli; esse non sono fine a sé stesse, ma implorano una risposta di amore e di fede.
Papa Francesco, ricevendo a Santa Marta il Reliquiario delle Lacrime della Madonna di Siracusa, ha invitato a rivolgersi a Lei con queste parole: «Preghiamo la Madonna perché ci dia – a noi e anche all’umanità, che ne ha bisogno - il dono delle lacrime: che noi possiamo piangere per i nostri peccati e per le tante calamità che fanno soffrire il popolo di Dio e i figli di Dio» (25.05.20218).
Le Lacrime della Madonna, versate a Siracusa dal 29 agosto all’1 settembre 1953, da un Quadretto di gesso smaltato raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, dono di nozze di una giovane coppia di sposi, sono un dono per tutta l’umanità, che rivelano l’amore materno di Maria SS.ma ed esortano a dare una risposta di fede all’infinito amore di Dio per ciascuno dei suoi figli.
Quale esperienza da lei vissuta tra queste mura, può raccontarci?
Nel silenzio del Santuario, durante il tempo della pandemia, sono state tante le lacrime versate e asciugate dalla Madonna. Il Santuario ha mantenuto le porte aperte per tutto il periodo, pur avendo la consapevolezza che non sarebbero giunti i pellegrini di sempre.
Di solito nel nostro Santuario è facile vedere donne in lacrime per chiedere aiuto, per invocare la grazia di un figlio o per la paura delle difficoltà della vita. Di questo periodo di quarantena per il Covid, ci sono delle immagini che poterò sempre nel mio cuore, come quelle di giovani e di uomini ai piedi del Quadretto miracoloso, fermi in preghiera silenziosa, a tu per tu con la Madonna delle Lacrime, con uno sguardo di compassione e di fiducia, per offrire le proprie lacrime e paure a Lei che è la Madre di Dio e la Madre nostra. Penso all’immagine di un papà che, in ginocchio davanti al Quadretto miracoloso, presenta alla Madonnina la sua figliola appena nata, posta dentro l’ovetto della natalità.
In questa situazione di pandemia sono tante le lacrime versate da questa nostra umanità in ogni angolo della terra. Quale può essere, oggi, il messaggio delle Lacrime di Maria?
Maria - in questo tempo sospeso della pandemia - non ha mai distolto lo sguardo dall’umanità. La Madonna si è fatta carico delle nostre lacrime unendole alle Sue, ha pregato per noi e con noi affinché potessimo superare questa prova senza disperare.
Nei giorni del coronavirus, la preghiera silenziosa di Maria ai piedi della Croce ha abitato nel Santuario di Siracusa. Questo silenzio è stato interrotto dal grido di chi chiedeva aiuto in un letto di ospedale e di chi non riusciva a dare aiuto ascoltando l’invocazione di chi pregava: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.
Il silenzio della Città di Siracusa è stato scandito dal risuonare del carillon del canto “Madonna delle Lacrime”. Qualche anno fa, un fulmine aveva danneggiato l’amplificatore che da oltre 50 anni lanciava le note del canto in tutta la città. Le poche risorse economiche non permettevano di ripararlo. Una famiglia, che vive nei pressi del Santuario, mi interpellò dicendo: «Non possiamo lasciare senza speranza chi vive nel Santuario del dolore che è accanto alla Basilica, l’Ospedale della Città». La stessa famiglia intervenne generosamente donando la somma mancante per ripristinare il suono di quel Canto: “Per le tue Sante Lacrime, o Maria, Gesù nulla rifiuta”. Oggi più di ieri, comprendo il segno di questa speranza: mai dobbiamo dimenticare che la Madonna c’è sempre, non solo alle nozze di Cana, ma soprattutto nell’ora della Croce; Lei c’è e ci prende per mano; Lei c’è per proteggerci sotto il Suo manto; Lei c’è per stringerci al suo Cuore di Madre. Nell’ora in cui l’umanità è colpita da un pericolo globale, Lei non ci ha mai abbandonato e col suo Cuore di Madre sempre ci protegge e ci consola.
Le porte aperte del Santuario sono state un segno forte di speranza e noi sacerdoti, con Papa Francesco e i nostri Vescovi, abbiamo affidato alla Madre di Dio l’Italia ed il Mondo intero, perché come ci ricorda Papa Francesco: «Vicino ad ogni croce, c’è sempre la Madre di Gesù; con il suo manto Lei asciuga le nostre lacrime, con la sua mano ci fa rialzare e ci accompagna nel cammino della speranza» (Veglia per asciugare le Lacrime, 5.5.2016).
Consolare è una vera missione per i Santuari. Cosa significa asciugare le lacrime? Cosa significa mutare le lacrime in sorriso?
La vocazione naturale di ogni Santuario è quella della Misericordia e della Consolazione. Chi giunge nel nostro Santuario o viene raggiunto dal messaggio delle Lacrime della Madonna sperimenta la consolazione dell’Amore di Dio, soprattutto attraverso i sacramenti. Le Lacrime della Madonna ci ricordano con dolcezza che Dio non si è dimenticato di noi.
Papa Francesco, nel 2016, durante il Giubileo della Misericordia, ha voluto celebrare nella Basilica di San Pietro una “Veglia per asciugare le Lacrime”, per dare consolazione alle tante tragedie della vita di ogni giorno. Le Lacrime della Madonna asciugano le nostre lacrime nel senso che trovano in Lei comprensione e consolazione. Lei è il dono che Gesù ha fatto ad ogni figlio di Dio ai piedi della Croce per ricordarci che Dio è con noi. È Lei la Madre che sempre ci porta a Gesù e ci dice «fate quello che vi dirà» (cfr. Gv 2,5). È lei che ci porta al Suo Figlio, che è la Gioia vera. È solo così che le nostre lacrime potranno mutare in sorriso e in canto di lode. Questo non vuol dire che per incantesimo scompariranno le prove e le fatiche della vita; ma la certezza di avere Dio come Padre, Gesù come compagno di viaggio, lo Spirito Santo come sostegno e Maria SS.ma come Madre che si prende cura di noi, ci dà la forza di tramutare anche il più disperato dei gemiti in pianti di gioia, di pace e di speranza.
Questa è la missione del Santuario della Madonna delle Lacrime: nessuna lacrima andrà perduta nel dimenticatoio, ma sono custodite nel cuore della Madre che le presenta a Dio per la nostra consolazione.
Papa Francesco parlando ai Rettori dei Santuari ha detto che «Il Santuario è soprattutto luogo di preghiera. La maggior parte dei nostri Santuari è dedicata alla pietà mariana. Qui la Vergine Maria spalanca le braccia del suo amore materno per ascoltare la preghiera di ognuno ed esaudirla. I sentimenti che ogni pellegrino sente nel più profondo del cuore sono quelli che riscontra anche nella Madre di Dio. Qui Lei sorride dando consolazione. Qui Lei versa lacrime con chi piange. Qui presenta ad ognuno il Figlio di Dio stretto tra le sue braccia come il bene più prezioso che ogni madre possiede. Qui Maria si fa compagna di strada di ogni persona che a Lei alza gli occhi chiedendo una grazia, certa di essere esaudito» (29.11.2018).