Il progetto “Disconnettiamoci” nasce da un bisogno reale e urgente: offrire ai ragazzi uno spazio in cui sperimentare la bellezza del silenzio, della lentezza, della relazione autentica, lontano dal rumore continuo delle notifiche e delle distrazioni digitali. È stato ideato lo scorso anno dalla professoressa Cinzia Guaita e, a partire da quest’anno scolastico, raccolto e rilanciato dal professor Francesco Mannu con l’obiettivo di trasformarlo in un vero e proprio progetto d’istituto.
È un invito a “disconnettersi” non solo dai dispositivi, ma dalla frenesia, dalle aspettative sociali, dal multitasking perenne. Solo così è possibile “riconnettersi” con sé stessi, con gli altri, con la natura.
Nel 2025, “Disconnettiamoci” ha coinvolto due classi del nostro Istituto IPIA “Ferarris” di Iglesias. La classe 3^ A MAT ha vissuto un’esperienza significativa nei giorni 12 e 13 maggio, percorrendo la Tappa 3 del Cammino Minerario di Santa Barbara, da Masua a Buggerru, con pernottamento in loco e visita guidata alla suggestiva Galleria Henry, simbolo della memoria mineraria sarda. Ad accompagnare gli studenti in questa immersione nella natura e nella storia, i docenti Francesco Mannu e Walter Poncelini.
La classe 3^ B MAT ha vissuto invece l’esperienza più lunga, dal 20 al 22 maggio, percorrendo due tappe del Cammino: la Tappa 1, da Iglesias a Masua, e nuovamente la Tappa 3, da Masua a Buggerru. Tre giorni di cammino, silenzio, paesaggi mozzafiato e riflessione, guidati dai docenti Francesco Mannu e Luca Ortu. Un’esperienza intensa, dove le parole sono state poche e scelte, e il dialogo ha preso forme nuove: lo sguardo, il respiro, il passo condiviso.
Il legame con il CMSB (Cammino Minerario di Santa Barbara) ha dato al progetto una cornice ancora più profonda: la lentezza, la sostenibilità, il silenzio e l’ascolto come strumenti pedagogici non sono concetti astratti, ma pratiche vive, trasformative, che hanno lasciato segni nei ragazzi.
L’accoglienza è stata sorprendente. Dopo i primi momenti di disorientamento, gli studenti hanno cominciato a lasciarsi andare, a raccontarsi. Alcuni hanno detto: “Mi sono sentito leggero”, altri: “Era tanto che non camminavo in silenzio e non pensavo solo a me”. È lì che il progetto ha trovato la sua verità: nella semplicità, nell’essenzialità, nell’incontro. Il CMSB ci ha aiutato a dare una cornice più ampia e profonda al nostro percorso. Ci ha ricordato che ciò che stiamo cercando non è un ritorno nostalgico a un passato “disconnesso”, ma un futuro in cui la tecnologia possa essere al servizio dell’umano, e non il contrario.
“Disconnettiamoci” ha dimostrato che un altro modo di educare è possibile. È un progetto nato non in opposizione alla tecnologia, ma come opportunità per rimettere in risalto la centralità della persona, i suoi bisogni interiori, il suo tempo, la capacità di ascolto e di presenza.
È un invito a fare un passo indietro dal digitale, non per rinunciarvi, ma per riscoprire ciò che conta davvero e tornare alla connessione con sè stessi e con gli altri in modo più consapevole. E forse è proprio questo che i ragazzi, oggi più che mai, stanno cercando. Il desiderio, ora, è quello di estenderlo a più classi nel prossimo anno scolastico, perché diventi un’esperienza strutturata, istituzionale, capace di incidere davvero sul modo di essere e di crescere dei nostri ragazzi. Perché solo chi sa fermarsi può davvero mettersi in cammino.
Prof. Francesco Mannu- Docente e Direttore IRC