Sabato 10 agosto
SPENDERSI
Gv 12, 24-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
Mettersi a servizio. Sembra l’unica richiesta per poter portare frutto. Queste parole del vangelo sembrano dure, difficili. In un mondo dove rinunciare è una parola quasi bandita dal vocabolario, soprattutto dei giovani. Ma sarà proprio così? In questi giorni è impossibile non accorgersi di quante rinunce, proprio i giovani, hanno saputo fare per essere qui. Quanti giorni, quante notti, quante lacrime e quanti sacrifici. Ma qui c’è la vera gioia: incontrarsi, competere, complimentarsi, saper vincere e anche saper perdere… già saper perdere “chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna”. Così dice il Vangelo. Questa è allora la gara più importante, quella che porta frutto come il chicco di grano. Ora, forse, è un po’ più chiaro.
Don Franco Finocchio
Cappellano Squadra Italia
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