Camina cun nosu, in bellesa, prexu e spera: questo è il Cammino Minerario di Santa Barbara.
Un anello lungo 500 km che si può percorrere in 30 tappe lungo gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese nella Sardegna sud-occidentale.
Percorrendo questi antichi sentieri, mulattiere, carrarecce e vecchie ferrovie si cammina sulle rocce più antiche d’Italia nelle quali hanno trovato ospitalità le prime forme di vita del nostro pianeta, attraversando e scoprendo le testimonianze che hanno segnato l’opera dell’uomo negli ultimi 8.000 anni di storia.
Si tratta di un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso il cui fil rouge è rappresentato dalle 28 chiese ed edifici di culto dedicati a Santa Barbara che si incontrano lungo il percorso nelle città e nei villaggi minerari. La santa patrona dei minatori, diventata nell’ultimo millennio riferimento spirituale e simbolo dei minatori e della gente di miniera a livello regionale, nazionale e internazionale.
Camminando a passo lento dai monti fino al mare, è possibile ammirare la straordinaria bellezza di paesaggi naturali e trasfigurati, capaci di suscitare gioia e stupore che alimentano la speranza di riprendere il cammino della nostra vita dopo il lockdown imposto dal coronavirus.
La Fondazione CMSB ha condiviso l’hashtag proposto dall’Ufficio Nazionale tempo libero, turismo e sport della CEI, #rESTATEincammino, per promuovere la ripresa del Cammino Minerario e per favorire la percorrenza dei pellegrini/escursionisti dopo lo stop legato alla pandemia.
La Fondazione stessa da giugno a settembre promuove numerosi itinerari che prevedono da uno a tre notti di pernottamento. Per tutte le informazioni consultare il sito.
Questo il link del video del cammino:
Giampierio Pinna, Presidente della Fondazione CMSB Giampiero Pinna