Avamposti Sport4Joy
Progetto dell’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI
Lo sport italiano sta vivendo un periodo di cambiamenti epocali: da un lato la riforma dello sport e del Terzo settore, dall’altra la crisi per la pandemia e infine, ma non di poco conto, i cambiamenti negli stili di vita delle persone. Fattori che obbligano lo sport a interrogarsi su nuovi e futuri sviluppi, sulla sua sostenibilità e su quale ruolo sarà chiamato a svolgere nella società.
Lo sport è alla ricerca di nuove strade e sarà chiamato a farlo "insieme", come il Comitato Olimpico Internazionale ha voluto evidenziare modificando il secolare motto olimpico in “Altius, Citius, Fortius - Communiter”.
Questo è possibile soltanto ripensando profondamente il ruolo dello sport nelle Parrocchie, partendo dalla costruzione di una rete di collaborazioni con le realtà sportive del territorio, dalla sua capacità di abitare la città, di proporsi come generatore di comunità, di imparare a intercettare le risorse e le opportunità, secondo la logica del communiter, del mettersi insieme, del fare rete. Per fare questo c’è bisogno di modelli nuovi di riferimento. Modelli di collaborazione e modelli di animazione, pensando e formando i primi mediatori sportivi nelle parrocchie, in collaborazione con i licei sportivi del territorio.
Gli avamposti “Sport4Joy” sono luoghi polisportivi individuati in 15 parrocchie di periferia di tutta Italia, che serviranno ad avviare un progetto pilota dell’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI. Saranno luoghi ripensati e rigenerati per diventare modelli di riferimento per tutto il movimento sportivo parrocchiale e territoriale.
Gli avamposti “Sport4Joy” saranno anche luoghi dove sperimentare nuove forme di aggregazione e socializzazione attraverso il gioco e, in particolare, attraverso gli e-games, come fenomeno emergente da attenzionare e da accompagnare ad essere vissuto all’interno di un contesto educativo.
Il progetto prevede di lavorare su due linee di sviluppo strategico:
- La formazione dei mediatori sportivi, curato direttamente dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI, ossia figure dirigenziali e di animazione dell’avamposto che hanno come compito quello di costruire il “patto educativo” sul territorio, ossia strategie di collaborazione stabili al fine di avviare progettualità condivise con le agenzie educative del proprio territorio.
- Attivazione di sinergie tra la parrocchia e gli organismi sportivi, al fine di incrementare le opportunità di praticare sport nell’ambito parrocchiale e, al tempo stesso, innalzare la qualità della proposta sportiva.
