di Alessandra Valente
L’Ufficio diocesano della Pastorale per il Turismo, Sport e tempo libero - in collaborazione con l’Ufficio per i Beni culturali e l’Ufficio Comunicazioni Sociali - ha organizzato la XXII Edizione del ‘Teatro sul sagrato’, dal titolo: “Tra l’uomo e il silenzio: la parola”.
La rassegna – che si è tenuta all’aperto sul sagrato della Cattedrale di Fermo – presentava in cartellone tre serate: il 3, 10 e 24 luglio.
“Il programma della rassegna - afferma Francesco Fioretti direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale per il Tursimo, Sport e tempo libero e organizzatore dell’evento - vuole puntare ad affermare, non certamente in maniera esaustiva, alcuni elementi che possono aiutarci ad orientare la nostra attenzione, le intenzioni e le azioni nel perseguire delle finalità degne di essere condivise dal genere umano.”
"Tra l'uomo e il silenzio: la parola" è lo spettacolo, creato dal quartetto d'archi TaNea, M. Cristina Domenella, M. Gloria e Teresa Belvederesi, che il 3 luglio ha aperto la rassegna. “Lo spettacolo è una rappresentazione intrecciata di musica e recitazione che si interroga sull'unione fra parola e le vicende degli uomini - ci racconta Samuele Ricci dei TaNea - si mette in scena la nascita della parola nell'uomo, la relazione tormentata che essa ha con gli aspetti umani, il gioco del silenzio e il parallelismo con il riferimento biblico. Temi (im)portanti, alleggeriti però da uno spettacolo snello sostenuto sostanzialmente dalla musica; pregnante come la parola e permeabile come il silenzio”.
Venerdì 10 luglio è toccato a "Quando la bellezza ci avvolge con la sua onda ... " di Viviana De Marco (voce recitante), M°Lucia Galli (arpa) che hanno dato vita a una sinergia di raffinata musica all’arpa, delicatissima poesia, avvincente pittura dal vivo per uno spettacolo di teatro sacro coinvolgente ed emozionante, dedicato a Giovanni Paolo II per il centenario della nascita. Il duo originale di arpa e voce è specializzato in teatro sacro e da quasi vent’anni porta in scena spettacoli-concerto per far conoscere non solo la poesia di Giovanni Paolo II, ma anche poesie e testi dedicati alla Madre di Dio, testi di santi e mistici. Per l’occasione si sono avvalsi della collaborazione di Giuliano del Sorbo pittore quotato a livello internazionale, che con il Paintheatre (pittura dal vivo) ha catalizzato l’attenzione del pubblico contribuendo a costruire una profonda esperienza di sacro attraverso i molteplici linguaggi dell’arte fusi in armonia.
"Thomas Becket, un uomo, un martire, un santo" è il titolo dell'ultimo appuntamento di Teatro sul Sagrato. Il racconto, scritto da Adolfo Leoni, giornalista professionista e scrittore, non nuovo ad esperienze di teatro di narrazione, si incentra sulla figura del Primate d'Inghilterra e sui suoi trascorsi come cavaliere prima e Lord Cancelliere di Enrico II, poi. La lettura teatrale, accompagnata dalle musiche del quartetto d'archi Ta Nèa, prende spunto dalla Casula dell'arcivescovo di Canterbury conservata da secoli nel museo diocesano di Fermo: il giovane Becket studiò a Bologna con il futuro vescovo di Fermo Presbitero e il manto, con la scritta araba "Allah il Misericordioso" fu donato a Presbitero, secondo alcuni dallo stesso Thomas, secondo altri da sua madre...
“Questa edizione - continua Francesco Fioretti - resterà nella memoria insieme a questo tempo particolare se riuscirà a superare il senso di disorientamento e di frustrazione che affiora da tanto vissuto quotidiano. Come in un mare in burrasca, i comandi della nave non sembrano avere grande efficacia ma sono i soli mezzi di cui disponiamo per opporci alla fatale corrente, così oggi siamo chiamati a manovrare quei pochi ma fondamentali strumenti di umanità che possono permetterci di superare questo tempo difficile.”