All’inizio di via Giulia, in quella che viene soprannominata la “cittadella Fiorentina”, sulla destra, sorge la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini. Leone X, fiorentino, della famiglia dei Medici, uno dei papi più giovani della storia, indisse un concorso per l’edificazione di questa chiesa. Parteciparono i migliori ingegneri dell’epoca: Michelangelo, Baldassarre Peruzzi, Raffaello, Antonio da Sangallo il Giovane, Sansovino. Vinse Jacopo Sansovino che ben presto abbandonò i lavori e fu sostituito da Giacomo della Porta.
Nel 1734 fu realizzata la facciata ad opera di Alessandro Galilei, autore del prospetto maggiore di San Giovanni in Laterano. La cupola, troppo stretta rispetto alla mole dell’edificio stesso, opera di Carlo Maderno, è stata ribattezzata dai romani “il confetto succhiato”.
La chiesa a tre navate, dopo la partenza del Sansovino per Venezia, è stata rimaneggiata da Antonio da Sangallo il giovane, Giacomo della Porta e Carlo Maderno.
Cappella Falconieri
La Cappella Falconieri è considerata un vero e proprio gioiello, rientra tra i primi cinque capolavori della scultura barocca romana e custodisce le opere di sei artisti del Seicento. La cappella iniziata da Pietro da Cortona, a cui si deve il disegno della volta a cassettoni dorati, è stata completata dal Borromini. Lo stile del Borromini lo ritroviamo nei monumenti Falconieri e nell'edicola dell'altare maggiore che ospita a sua volta Il Battesimo di Gesù, capolavoro di un altro importante artista del barocco: Antonio Raggi.
Cappella Sotterranea Falconieri
Il vero testamento del Borromini non va cercato in questo presbiterio, ma nella cripta, scoperta diversi anni fa. Si tratta di uno spazio ellittico, la cappella sotterranea dei Falconieri, circondato da colonne dorico-toscane, avvolto da nicchie e cavità in un'alternanza di pieni e vuoti e di luci e ombre. Questa fu l'ultima opera del Borromini, ricordato negli atti, per la sua triste fine, come “l’architetto dei signori Falconieri”. La tomba del Borromini fu collocata accanto a quella del cugino Carlo Maderno in questa chiesa. Il fatto che un suicida sia stato sepolto in una chiesa non deve stupirci: Borromini dopo essersi ferito rimase due giorni agonizzante, ebbe il tempo di pentirsi e ricevere i sacramenti con l’assoluzione.
Il Piede della Maddalena
Tra le reliquie che la chiesa custodisce ricordiamo un’urna di argento, realizzata da Benvenuto Cellini, con alcune ossa del piede di Santa Maria Maddalena.
Il Crocifisso di san Filippo Neri
Nel 1564 papa Pio IV affidò a Filippo Neri, fiorentino di nascita, la funzione di rettore della basilica di san Giovanni Battista dei Fiorentini. All’interno della basilica c’è una cappella dedicata a san Filippo dove viene conservato il suo busto con il reliquiario della croce alla quale era solito rivolgere la propria preghiera, realizzato da Giuseppe Ducrot.
Basilica di san Giovanni dei Fiorentini
Dove: via Acciaioli, 2 - Roma
Contatti: 06 68892059
Sara Alessandrini
Catholic Travel Blogger - Itinerari Religiosi, Per saperne di più: www.saralessandrini.it