UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Chiesa è di casa nello sport

Una “partnership” collaborativa con il mondo dello sport
10 Febbraio 2021

San Giovanni Paolo II, dopo il Giubileo degli sportivi nel 2000, volle fare un passo avanti decisivo nella corresponsabilità della Chiesa riguardo al mondo dello sport. La creazione qualche anno dopo dell’ufficio Chiesa e Sport, all’interno di quello che ora è il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, è stato il frutto di una permanente preoccupazione della Chiesa per l’uomo e il suo benessere fisico e spirituale.

La Chiesa, infatti “si interessa di sport perché le sta a cuore l’uomo, tutto l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide sulla formazione della persona, sulle relazioni, sulla spiritualità.” Sono parole di papa Francesco alla Federazione Italiana di Tennis ed è così perché la Chiesa vuole contribuire alla costruzione di uno sport umano sempre più autentico. Il rapporto tra Chiesa e sport è speciale e si è sviluppato fruttuosamente nel corso dei secoli, grazie alla comunità ecclesiale che vede nello sport un potente strumento per la crescita integrale della persona umana.

In qualsiasi specialità sportiva, si mira a dare il meglio di sé per vincere, e gli stessi valori che si trovano in questo scenario si trovano anche nella vita cristiana, come afferma San Paolo nella lettera ai Corinzi, dando il meglio di sé per mettersi in gioco per Dio e per gli altri e conquistare quella “corona incorruttibile”.  Infatti, lo sport è un terreno fecondo di esercizio dei valori cristiani quali la generosità, il sacrificio, la sincerità, la perseveranza, la gioia o il rispetto per gli altri, per citarne solo alcuni.

Nell’attuale era digitale, la cultura dell’individualismo e le molte pratiche scorrette che minacciano lo sport -come il doping, la corruzione e la violenza dei tifosi-  sono modi che danneggiano la vera bellezza che si può sperimentare facendo attività sportiva.  Per tale motivo la Chiesa si sente corresponsabile e vuole essere una presenza responsabile a servizio dello sport, considerato una bellezza che può essere veicolo all’incontro con Dio.

La presenza organizzata e istituzionale della Chiesa nel mondo dello sport le permette di promuovere una visione cristiana attraverso lo sport in varie forme e a più livelli. Per questo, è importante che la Chiesa perseveri in tale relazione con lo sport e continui ad essere una sostenitrice della persona umana come unità di corpo, anima e spirito perché è capace di essere ricordo costante del perché la gente partecipa all’attività sportiva.

Nel tentativo di mantenere valori importanti e di salvaguardare il significato profondo dello sport, accanto all’azione fisica, la Chiesa assume un ruolo cruciale per far conoscere bellissimi incontri che gli sport possono offrire.

Santiago Pérez de Camino Gaisse, Responsabile dell'Ufficio Chiesa e Sport del Dicastero per Laici, la Famiglia e la Vita