Guai fermarsi, anche quando tutto attorno diventa estremamente complicato per questa pandemia che ci costringe spesso a restar fermi. Non con la mente e le idee per star vicino ai nostri giovani, bisognosi di sostegno e di progettualità per riprendersi nella pienezza la propria vita. Ed ecco che da Rimini per le Polisportive Giovanili Salesiane parte una nuova proposta e non è un caso che avvenga in questo splendido spicchio di Romagna.
Già perché proprio da qui è partito un manifesto per lo sport inclusivo. Per tre giorni fra Rimini e Cattolica migliaia di ragazzi hanno fatto festa fra campi e palazzetti pieni di gioia e vitalità coinvolti in discipline dai nomi non sempre conosciuti: Baskin, Sitting volley, Easy volley, Capoeira, Aroundnet, Simply soccer, Rugby inclusivo, Flag football. In ballo non c’erano finali da vincere o qualificazioni da raggiungere, ma diversità da valorizzare. Con ognuno cosciente e orgoglioso della propria unicità, accogliendo e rispettando quella del compagno o avversario di gioco.
“Ugualmente diversi perché unici” è il modo in cui nasce il movimento per lo Sport Inclusivo. E nella tre giorni un gruppo variegato di allenatori, educatori (o meglio alleducatori come ci piace definirli) e dirigenti si sono confrontati per elaborare un progetto di un movimento che - nonostante le difficoltà oggettive - è in cammino. Perché diversità non significa per forza disabilità, ma può essere anche culturale, religiosa e l’inclusività significa piena accettazione, non sopportazione. Insomma non una di quelle Convention dalle risposte già confezionate, ma un cammino tracciato da condividere e potenziare. Tutti insieme si può costruire qualcosa di rivoluzionario a livello educativo.
Il blocco delle attività di base non ha aiutato il percorso, ma ecco nascere il progetto quadriennale impostato dalla Pgs Rimini oggi. "Vogliamo proporre uno sport che capovolge il punto di osservazione: orienta il suo sguardo verso l'uomo, la donna e la comunità, alla ricerca di gioia; colloca al centro il giovane e la sua crescita umana; la persona e la sua necessità di benessere. Uno sport che include e integra, accompagnando al traguardo gli ultimi insieme ai primi. Uno sport che non ha come obiettivo il successo agonistico ma il successo umano. Perché arrivare primi non dev’essere l’obiettivo ma il risultato di un cammino nel quale impegno, fatica, emozioni, passione, fair play… sono i principi per far emergere i propri talenti", afferma Ruggiero Russo, uno dei responsabili di Pgs Rimini. Un progetto che coinvolge professionalità ed esperti di psicologia, pedagogia oltre che educatori e tecnici di varie discipline.
In questo cammino, il nostro ente, collaborerà con il dipartimento di QdV (Qualità della Vita) e Scienze Motorie dell'ALMA MATER di Bologna, La LILT Rimini, Volontarimini, diversi comuni della provincia e numerosi enti del terzo settore. Per creare insieme una nuova realtà sportiva.
Ripartire si può. Si deve.
Maurizio Nicita, Direttore Juvenilia.it, portale delle Pgs