“Il 6 aprile, ricorre la Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, indetta dalle Nazioni Unite – ha ricordato ieri il Pontefice durante l’Angelus-. In questo periodo, tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé. Dunque, rilanciamo lo sport per la pace e lo sviluppo”. Un messaggio di grande speranza che guarda al futuro anche attraverso la ripresa delle attività sportive, per le quali il Papa ha sempre mostrato grande ammirazione e sostegno.
Le sue parole sono state infatti accolte con grande soddisfazione dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Le parole di Papa Francesco riempiono di orgoglio e di gioia lo sport e gli sportivi tutti - scrive Malagò -. Per il nostro mondo sono un segnale di grande vicinanza che, per la verità, Sua Santità non ci ha mai fatto mancare, ma che oggi, in un periodo così difficile per tutti noi, risuona con maggiore eclatanza e rispettosa gratitudine».
Oggi, lunedì 6 aprile, il mondo intero celebra l’edizione 2020 della Giornata mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace. Quest’anno, però, uno scenario non del tutto roseo ad accogliere l’evento, il quale si trova a cadere nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria globale, quella del Covid-19.
Il messaggio lanciato dall’ONU quest’anno è “restiamo attivi e sani per porre fine alla pandemia COVID19”: in risposta alla situazione venutasi a creare a seguito della diffusione del Covid-19, la Giornata dello Sport per lo Sviluppo e la Pace di quest’anno è dedicata alla salute che deriva dalla pratica dello sport e, allo stesso tempo, a incoraggiare solidarietà, un senso di comunità e uno spirito di squadra. Quest’anno la Giornata dunque si concentrerà non soltanto sui benefici dello sport per la salute, ma anche sulla sua capacità di unire le persone.
Anche al tempo del distanziamento sociale, con atleti, tecnici e istruttori che stanno giocando insieme la partita della solidarietà e che, con il loro esempio, aiutano i propri tifosi e gli appassionati a trascorrere queste giornate di isolamento, rimanendo in forma e offrendo loro un’opportunità di svago: distanti, ma uniti.
“Il 6 aprile è la nostra festa" ricorda Malagò, e le parole di Papa Francesco "rappresentano una simbolica benedizione verso la grande famiglia dello sport che anche da questo messaggio dovrà trarre quella forza d'animo necessaria ad affrontare e a superare le difficoltà di questi giorni attraverso appunto quelle caratteristiche che sono insite nella natura dei veri sportivi: resistenza, spirito di squadra e fratellanza. Soltanto se saremo uniti, potremo vincere questa battaglia. Grazie Papa Francesco per questo appello che il mondo dello sport non potrà esimersi dall'osservare con scrupolosa dedizione".