Certo, ora tutto sembra riprendere lentamente.
Torniamo ad incontrarci, a mangiare insieme, a impegnarci in quelle che erano le nostre attività abituali. Ma ora viene il bello per davvero, perché le scorie di quel che abbiamo passato sono ancora lì, presenti nelle nostre coscienze e nelle nostre anime, ad appesantire come una palla al piede i nostri tentativi di far finta che tutto sia tornato normale.
Bisogna esorcizzare questi timori, re-imparare a guardare al futuro, ritrovare la speranza che ci aveva guidato fino ad un anno fa. A questo serve il progetto dell’UNTS “Ora viene il Bello”, che coinvolge in uno dei suoi rami (Hope & Welcome) anche le case religiose di ospitalità.
Ma con quali strumenti? Non poteva passare inosservato il 700esimo della morte di Dante ed ecco quindi la rilettura di cinque Canti della Divina Commedia (alternati, uno ogni giovedì per tutta l’estate) da proporre agli ospiti delle case religiose, che siano in vacanza o in ritiro, in campo-scuola o in viaggio di piacere.
Di letture di Dante se ne vedono tante in questi mesi in giro per l’Italia, ma questi giovedì di Dante prevedono qualcosa di diverso: un’accoglienza ambientata e preparatoria, la lettura vera e propria del Canto, il commento successivo e (ecco l’originalità) la partecipazione diretta del pubblico che potrà scrivere i propri pensieri suscitati dall’incontro, in modo da lasciarli come elemento di riflessione anche a chi verrà dopo.
Naturalmente i Canti sono stati scelti dall’UNTS tra quelli che meglio rappresentano lo stato attuale della nostra situazione e le opportunità di uscirne paradossalmente rafforzati e rinvigoriti, invece di indeboliti e rassegnati.
Un seme di speranza, quindi, che i gestori delle case dell’ospitalità religiosa hanno l’opportunità di gettare in terreno fertile, contribuendo alla rinascita del Paese attraverso un’attenzione ad ognuno degli ospiti, in una laboriosa catena che faccia sorgere germogli ovunque.
Un invito, infine, a non lasciar cadere il seme tra i sassi, così che diventi occasione sprecata: abbiamo l’occasione di farci protagonisti, con un piccolo sforzo organizzativo, di un cambiamento epocale delle coscienze. Facciamo tutti la nostra parte e potremo dire di non esserci sottratti al nostro piccolo grande compito.
Fabio Rocchi - Associazione Ospitalità Religiosa Italiana