UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

PCE Terre di Florentia: lo “Scoppio del Carro”

L’appuntamento pasquale atteso da una intera città
25 Marzo 2025

Tra le innumerevoli meraviglie di Firenze, come non citare l’evento unico al mondo dello “Scoppio del Carro”?

Oltre che doveroso, direi che è anzitutto un piacere e un onore poter richiamare l’attenzione su qualcosa che va ben oltre l’aspetto folcloristico della città per radicare le proprie radici nel cuore stesso dei fiorentini, nella nostra storia, nella nostra fede, nel tesoro prezioso delle nostre tradizioni culturali e popolari.

Da secoli abbiamo il privilegio di poter celebrare la Pasqua in modo originale ed esclusivo: accendiamo il fuoco della veglia pasquale direttamente dalle reliquie del Santo Sepolcro di Cristo, lo distribuiamo simbolicamente a tutti i presenti, e a tutta la città, attraverso lo scoppio festoso e scintillante del Carro, l’innesco di tale scoppio - al momento dell’intonazione del “Gloria” della Messa di Pasqua - avviene con un razzo a forma di colomba che dall’interno della Cattedrale, in prossimità dell’ottagono dell’altare, scorrendo  su un fil di ferro issato a sette metri da terra, giunge direttamente al Carro posizionato al centro della spazio tra Cattedrale e Battistero….

Ma procediamo con ordine. Da sempre il mistero della risurrezione è stato celebrato con il simbolo del fuoco: dai primi secoli abbiamo molte testimonianze di una fiamma benedetta che veniva distribuita a tutti i presenti durante la veglia di Pasqua. Questo rito, celebrato inizialmente a Gerusalemme nella Chiesa dell’Anastasis - sul luogo della risurrezione - si è diffuso gradualmente in tutto il mondo e fu portato anche a Firenze dai Crociati.

La leggenda vuole che messer Pazzino de’ Pazzi, partecipando alla prima crociata insieme ad altri fiorentini, per il suo gesto di eroico valore - fu il primo a salire sulle mura di Gerusalemme, assediata dai musulmani, e ad issare lo stendardo dei Crociati - fu premiato da Goffredo di Buglione, generale dell’esercito, con il suo stemma cavalleresco, con la corona murale e addirittura con tre schegge tratte dalla pietra del Santo Sepolcro di Cristo.

Tornato a Firenze con questo dono meraviglioso e riprendendo l’uso di distribuire il fuoco benedetto visto a Gerusalemme si decise, nella nostra città, di far scaturire la fiamma dalle tre reliquie del Santo Sepolcro.

La distribuzione del fuoco pasquale venne estesa non solo ai presenti, ma anche a tutti i cittadini passando via per via con un carretto: ognuno riaccendeva il proprio focolare domestico (spento il Venerdì Santo in segno di digiuno e di penitenza per la morte del Signore) dal fuoco benedetto durante la veglia pasquale, in segno di accoglienza della luce e della grazia del Risorto.

Questo carro utilizzato per la distribuzione venne sempre più decorato ed arricchito fino a quando - quasi sicuramente nel 1510, quando Papa Leone X, il fiorentino Giovanni de’ Medici, venne a Firenze - si decise un’accensione del fuoco ancora più particolare e, direi proprio, molto spettacolare: un razzo a forma di colomba, acceso al momento del “Gloria”, che dall’interno della Cattedrale, scorrendo su un cavo issato a sette metri da terra, giungesse al Carro innescandone lo Scoppio!

L’esito di questo viaggio della Colombina, sia nell’andata, sia nel ritorno al suo punto di partenza all’interno della Cattedrale, è sempre stato visto come presagio di una buona annata, soprattutto per la raccolta nei campi e per i frutti della stagione primaverile che comincia.

Per secoli, lo Scoppio del Carro è stato vissuto in concomitanza della veglia pasquale, il Sabato Santo alle ore 12.00. Quando l’orario della veglia pasquale fu giustamente riportato alla sera del sabato santo, nel 1956, 1957 e 1958 lo Scoppio avvenne di notte, ma sia per il mal tempo, sia per la scarsità dei mezzi pubblici in quell’orario, la grande folla di persone – cittadini, ma anche contadini dalle campagne vicine - che di solito partecipava per vedere l’esito del volo della colombina e godersi lo spettacolo dello scoppio non si presentò, per cui si decise, Comune e Diocesi, di spostare lo Scoppio del Carro alla domenica mattina alle ore 12.00 (tutt’oggi avviene il giorno di Pasqua alle ore 11.00).

Ma nonostante questi cambiamenti, di orario e di data, tutto il senso dello “Scoppio del Carro” è radicato nella benedizione e nella distribuzione del fuoco benedetto della veglia pasquale.

Per chi volesse approfondire si rimanda al sito www.scoppiodelcarro.diocesifirenze.it o al volume R. Gulino, La vera storia dello Scoppio del Carro, Nerbini, 2023, uno studio appassionato e ricco di dati che ci prende per mano e ci porta a conoscere in dettaglio tutti i particolari che compongono questo ricco mosaico di fede e tradizioni fiorentine che richiama ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo.

Dr. Roberto Gulino, direttore Ufficio Liturgico Arcidiocesi di Firenze