di Alessandra Valente
La statuetta della Madonna di Lussari è stata trovata nel 1360 da un pastore di Camporosso in un cespuglio di mughi, in cima al monte Lussari.
Il pastore la porta a valle, dal suo parroco, il quale la rinchiude bene in un armadietto. Dopo qualche giorno, il pastore si reca nuovamente sul monte Lussari per portare le pecore al pascolo. Gli si presenta la stessa scena: lì su quel monte, in mezzo ai cespugli, la stessa statuetta della Madonna, trovata qualche giorno prima. L’episodio si ripete ancora una volta.
Si decide così di far costruire sul monte una piccola cappella per custodire la statua della madonna; successivamente quella cappella diventa una chiesa. Man mano la chiesetta viene ingrandita per accogliere i tanti pellegrini provenienti dalle terre del circondario, terre a quel tempo, siamo nel 1918, poste sotto dominio Austro-Ungarico. Dopo un ventennio, i vescovi di allora istituiscono i Pellegrinaggi dei Tre Popoli con la celebrazione delle Sante Messe in tre lingue: l’italiano, lo sloveno e il tedesco. Il Monte Lussari, infatti, e il santuario ivi costruito, hanno una posizione centrale tra l’Italia, la Slovenia e l’Austria.
I pellegrini che giungono al Santuario posto sul monte Lussari vi arrivano per ritrovare il contatto con se stessi. Una dimensione importante del pellegrinaggio in questo luogo è proprio il silenzio, che prepara all’ascolto di sé e del proprio sentire.
La montagna e la fatica nel percorrere il tragitto in salita accompagnano il pellegrino in un percorso di luce, di splendore, che evoca l’episodio evangelico della Trasfigurazione di Gesù.
Spesso, come afferma il parroco, i pellegrini che arrivano su in cima, spesso portando un fardello pieno di acredini e di buio, ritornano a valle con il volto sorridente, illuminato da sentimenti benevoli di fraternità e amicizia, dettati da una pace interiore.
Dal fondo valle si può salire con una funivia lunga 780 metri, fino a raggiungere i 1700 metri del villaggio posto in alta montagna, al centro del quale si trova il Santuario, risultato dell’ampliamento dell’originaria chiesetta. La piccola chiesa è sopravvissuta a qualsiasi calamità, sia naturale che generata dall’uomo: nello zelo dell’Illuminismo fu distrutta dall’imperatore Giuseppe II, che desiderava estirpare le devozioni popolari; durante la prima guerra mondiale, bruciò sotto i colpi degli artiglieri assieme al borgo.
Oggi solo la statuetta di Maria e un rilievo bruciato e murato nella parete orientale della navata restano di quella struttura originaria.
L’impronta più forte, sulla chiesa ristrutturata, è stata impressa dal pittore Tone Kralj, che negli anni Trenta del XX secolo ha affrescato il presbiterio, lavorandoci fino al 1960.
Nel presbiterio sono raffigurate scene dalla vita di Maria: l’annunciazione, la fuga in Egitto, il ritrovamento di Gesù al Tempio, la crocifissione e l’incoronazione di Maria. Sull’arco separatorio Kralj ha raffigurato Maria col manto, cui si rivolgono i pellegrini. Nella cappella laterale a nord, vediamo la pala d’altare con Anna, Gioacchino e Maria giovinetta; sulle pareti laterali della navata, invece, due raffigurazioni storiche: il ritrovamento della statuetta e la devastazione della prima guerra mondiale. Di Kralj è anche il quadro degli apostoli slavi S. Cirillo e S. Metodio, in compagnia dei patroni del patriarcato di Aquileia, i Santi Ermacora e Fortunato.
Dopo il 1960 ha trovato rifugio in chiesa anche la Via Crucis di Kralj, realizzata per essere posizionata lungo l’antico sentiero del pellegrino. Il progetto della sua costruzione, iniziato negli anni Trenta del secolo scorso dai parrocchiani, purtroppo non è mai stato completato.
Le opere di Kralj sono prevalentemente dedicate a Maria, alla chiesa di Lussari e alla sofferenza di Gesù.
Le vetrate ci raccontano, invece, della prosecuzione dell’opera di Gesù nel mondo, cioè della Chiesa.
Vi troviamo rappresentato San Giovanni Battista (per la cui festa iniziava, di solito, la stagione dei pellegrinaggi), e il suo successore San Pietro, il primo Papa. Di fronte a loro, nel portale sopra il portone principale, sono rappresentate due coppie di santi che hanno contraddistinto la nostra storia. Ai lati ci sono San Paolino, importante patriarca di Aquileia, e San Benedetto, patrono e maestro d’Europa. Al centro ci sono due contemporanei del XIX secolo, San Luigi Scrosoppi da Udine e il beato Anton Martin Slomšek da Klagenfurt/ Maribor.
La cappella laterale, dedicata ai Santi Gioacchino e Anna, tramite Maria giovinetta ci collega invece alla storia umana, che inizia con l’esilio dei progenitori Adamo e Eva dal paradiso terrestre. Due donne bibliche, Giuditta e Ester, preparano la strada a Maria, la donna che ha partorito il Figlio di Dio, che ci ha redento dal peccato dei progenitori. Nella cappella di San Giuseppe, invece, sono raffigurati il patrono della parrocchia di Camporosso, Sant’Egidio e il patrono dei boscaioli e dei forestali, San Gualberto.
La Madonna di Lussari accoglie sotto il suo manto ogni uomo che giunge a lei. Quando il pellegrino entra in chiesa, giunge a casa propria dove lo aspetta la madre, Maria.
Il modello cristiano di convivenza tra uomini e popoli ha origine nella dignità e nell’autonomia del singolo, della famiglia e della comunità. L’autonomia, però, non coincide nella chiusura o nell’esclusione. Lussari è una casa di Dio, comune a tutte le persone e a tutti i popoli.
Il santuario e le attività svolte in esso sono finalizzati a creare un luogo di preghiera e di incontro tra i diversi popoli d’Europa. Lo esprime bene la preghiera alla Regina d’Europa:
O Regina del Monte Santo di Lussari,
che da oltre seicento anni vegli dal luogo dove s’incontrano i tre popoli d’Europa:
il latino, lo slavo ed il tedesco,
conserva il tesoro della pace, sospiro di ogni cuore, dono di Dio agli uomini di buona volontà.
Fa che i popoli d’Europa s’incontrino in fraterna intesa nella stima e rispetto vicendevole,
nello sviluppo della comune civiltà cristiana.
ALCUNE NOTIZIE UTILI
Nome del Santuario: Monte Santo di Lussari
Indirizzo (Via/Piazza, Città, CAP): Via delle Sorgenti 4, 33018 Tarvisio-Camporosso
Contatto telefonico: +39 0428 63057
E-mail: info@lussari.eu
Apertura e orari celebrazioni:
Durante i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre è garantita la messa delle h. 12.00 (feriale) e h. 10.00 e h. 12 (festiva).
Inoltre si celebrano altre messe, a seconda di affluenza di pellegrini.
Durante la stagione sciistica (8 dicembre – Pasqua) si celebra la messa domenicale alle 12.00
Sito internet: www.lussari.eu
Principali feste:
24 giugno: Natività di san Giovanni Battista
15 agosto: Assunzione in cielo della BVM
8 settembre: Natività della BVM
Prima domenica di ottobre: la conclusione della stagione