Santuario della Madonna del Furi – Cinisi (PA)
di Alessandra Valente
A quattro chilometri a sud dall’abitato di Cinisi, tra il monte Pecoraro-Montagna Longa e la costa di Mircene, è possibile raggiungere la splendida valle tra due gole che è la contrada Furi. Il posto deve il nome alla presenza in passato di scorrerie armate che depredavano chi attraversava la valle, i fures, appunto, i ladri.
La valle è un vero e proprio laboratorio sensoriale, dove il profumo degli alberi nell’aria, il piacere del contatto con la natura, con il silenzio e il senso di pace che si fanno sempre più crescenti, accompagnano l’ospite lungo la strada che sale sulla collina, fino al Santuario del Furi.
Da un manoscritto redatto nel XVIII sec. da un anonimo, probabilmente un colto monaco, conosciamo la Storia della Madonna del Furi, il cui santuario – secondo la tradizione – fu edificato in seguito ad un evento miracoloso avvenuto nel 1718: l’apparizione dall’alto di una roccia di una donna molto bella, luminosa, a un pastore, un certo Antonio Briguglio. Stranito, per non dire, sconvolto, si racconta che il Briguglio corse in paese, dall’arciprete Don Cesareo Zizzo e, dopo essere riuscito non senza fatica a incontrarlo, con toni commossi, ritmati da fremiti, riferì quanto gli era successo. In pochi anni, le somme raccolte tra le gente di Cinisi e tra i frequentatori del santuario permisero degli interventi di restauro e fu ripristinata e rinnovata la devozione verso la Madonna. All’interno del Santuario si venera l’Immagine della Madonna (sec. XVII), dipinta su ardesia, ed è possibile contemplare un antico crocifisso e quattro tele raffiguranti San Benedetto, Santa Fara, San Francesco e la Beata Maria di Gesù Santocanale.
Incrementata nel tempo, la devozione alla Vergine del Furi ritrova sempre maggiore voce tra incontri di preghiera e pellegrinaggi. Durante il periodo estivo, da giugno a ottobre, molto partecipata la Santa messa domenicale, che vien pertanto celebrata all’aperto, sul sagrato del Santuario. La festa della Madonna del Furi viene celebrata gli ultimi sabato e domenica di maggio. L’ultimo sabato di maggio una copia dell’antica Immagine della Madonna viene portata in processione dalla Chiesa Madre del paese fino al Santuario in montagna. L’indomani si svolge la Sagra detta dei virgineddi, con la degustazione dei prodotti tipici del luogo.
Diversi sono così i gruppi parrocchiali e le associazioni ecclesiali che si muovono in pellegrinaggio verso il Santuario e che presso i locali e gli spazi del Santuario trovano ospitalità, avendo anche la possibilità di pernottare. La struttura, infatti, dispone di 24 posti letto, distribuiti in camere multiple.
ALCUNE NOTIZIE UTILI
Indirizzo (Via/Piazza, Città, CAP): Contrada Furi 90045 CINISI (PA)
Contatto telefonico: 328 2840 132
E-mail: vincenzo.palazzolo57@libero
Apertura e orari celebrazioni:
Il Santuario è aperto il sabato e la domenica; è prevista una apertura a richiesta contattando il Sig. Vincenzo Palazzolo +39 338 7317931;
La Santa Messa si celebra ogni domenica alle ore 19,00 (solo dal mese di giugno a ottobre)
Sito internet: https://www.facebook.com/santuariomadonnadelfuri/