di Alessandra Valente
Un Santuario dedicato alla Beata Vergine dell’Annunciazione, corredato dalle numerose cumbessias, piccole abitazioni che si popolano di fedeli nei giorni dei preparativi per la festa.
In Sardegna, in provincia di Nuoro, si erge il Santuario di Nostra Signora dell’Annunziata – o S’Annossata, in lingua locale. Il Santuario si trova a metà strada tra i territori di Bitti e quelli di Lodè. L’edificio, dedicato alla Beata Vergine dell’Annunziata, risale al diciottesimo secolo.
L’elemento distintivo del luogo in cui sorge il santuario sono le numerose cumbessias, ovvero le tipiche casette che circondano le chiese campestri, usate come ricovero dei pellegrini nei giorni in cui ricorre la festa annuale in onore del santo. Le cumbessias in altri dialetti sardi sono chiamate muristenes.
A Bitti, le cumbessias attorno al luogo dedicato a S’Annossata sono tante, 53 casette per l’esattezza, e questo denota una forte devozione, tanto forte da far popolare il borgo durante i giorni di festa in onore della Beata Vergine.
I fedeli si stabiliscono nelle cumbessias a partire dal secondo venerdì del mese di maggio, data che segna l’inizio della tradizionale novena, un periodo di festa e preghiera, che culmina nella terza domenica di maggio. Il sabato, vigilia della festa, un gruppo di cavalieri partiti dal Santuario di Nostra Signora del Miracolo – situato nella panoramica area collinare di Bitti - arriva al Santuario e vi fa ingresso con delle bandiere votive (panderas in dialetto). Gli stessi cavalieri, il martedì successivo, scortano il simulacro della Madonna di ritorno verso il paese.
Fino agli anni sessanta, molti pellegrini arrivavano davanti al simulacro della Vergine camminando sulle ginocchia, alcuni anche per parecchie centinaia di metri e su strade sconnesse. Questi pellegrini, per interessamento del clero locale e diocesano, ottennero la concessione di un’indulgenza plenaria in Perpetuum, dopo essere stati confessati e comunicati e dopo aver visitato la chiesa.
I terreni ed i locali del santuario godevano anche del diritto d’asilo, cioè il privilegio di conferire immunità ai ricercati dalla Giustizia che si fossero rifugiati nel santuario.
Il culto della Madonna dell’Annunciazione ha origini antiche che risalgono all’ottavo decennio del XVI secolo con la costruzione di una cappella - probabilmente ad est dell’attuale chiesa, oppure secondo altra fonte, nella posizione ove ora si trova il presbiterio. Alcune fonti documentate danno notizia di un ampliamento e di un restauro dell’aula eseguita dal pievano di Bitti, Michelangelo Serra, tra il 1724 ed il 1739, mentre altre certificano che il 2 settembre 1919, per adempiere alle disposizioni testamentarie della madre, i fratelli Gasole di Bitti richiedono ed ottengono dall’arcivescovo di Cagliari Francesco Desquivel la licenza di costruire in territorio di Bitti, in località sa Queia dessa nughe, una chiesa in onore della Madonna dell’Annunziata e dell’Angelo custode.
Diversi interventi non strutturali sono stati eseguiti nel corso dei secoli fino ai nostri giorni.
Attualmente la chiesa ha un presbiterio sollevato di un gradino rispetto all’aula e con una dimensione rispettivamente di 6 m2 circa e di 77 m2 circa, con orientamento da est verso ovest.
Nel lato ovest troviamo l’ingresso, mentre l’altare è posto ad est.
Il presbiterio ha la volta a croce ogivale - un tempo era affrescato - e dispone di due porte ai lati: una che conduce in sacrestia ed una che conduce ad un ambiente laterale che comunica con la piazza. Sul lato esposto a nord troviamo una finestra.
L’aula è costruita con volta a botte ed è rafforzata da due pilastri laterali e da un arco a metà aula. Ai lati della chiesa, i contrafforti sono stati chiusi e sono utilizzati come logge coperte e come cumbessias. Per sostenere le volte tra il presbiterio e l’aula ci sono due pilastri laterali ed un arco. La chiesa un tempo disponeva anche di una balaustra di separazione tra presbiterio ed aula.
Nella facciata del santuario, tra il frontone ed il portone d’ingresso, era presente un bassorilievo - rimosso probabilmente tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo – e, inserita nel frontone, un’apertura che conteneva una campana, sormontata da un arco.
Nella chiesa sono presenti due simulacri della Vergine, due simulacri dell’Angelo ed un simulacro dello Spirito Santo. Un gruppo completo dei tre simulacri è in una nicchia nella parete dietro l’altare. L’altro gruppo, mancante del simulacro dello Spirito Santo, è posizionato nel lato dell’aula adiacente al presbiterio. La Madonna è sulla destra e l’Angelo è sulla sinistra in una nicchia.
Diversi quadri, donati come ex voto, sono affissi alle pareti della chiesa.
ALCUNE NOTIZIE UTILI
Nome del Santuario: S’Annossata (Santuario SS Annunziata)
Indirizzo (Indirizzo, CAP, Città): Loc. SS Annunziata al Km 18,500 SP 50 - 08021 Bitti - NU
Contatti: 328 647 0884 don Antonio Maria Cossu - 348 655 0031 Ligios Paolo Giorgio;
E-mail: gpligios@gmail.com.
Apertura e orari celebrazioni:
La festa dell’Annunciazione è celebrata il 25 marzo, salvo diverse indicazioni del Calendario Liturgico.
Orari SS Messe ore 11.00 ed ore 16.00 (orari non fissi);
durante la Novena – a partire dal secondo venerdì di maggio, il Santuario è sempre aperto,
orari SS Messe ore 08.00, ore 18.00 e ore 21.00 nei giorni feriali, con aggiunta di una celebrazione alle ore 11.30 nei festivi.