Il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD) è una realtà unica nel panorama italiano. Nato nel dicembre 2014 per promuovere l’attività sportiva tra le persone con disabilità, in particolare tra i militari e i dipendenti civili del Ministero della Difesa, ha da poco celebrato il decimo anniversario della sua fondazione con la pubblicazione di un emozionante libro fotografico che ripercorre i momenti più intensi di questa prima decade di storia.
Anche alla luce della recente firma del protocollo d’intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Comitato Italiano Paralimpico, abbiamo incontrato il Brig. Gen. (Ruolo d’Onore) Pasquale Barriera che è non solo l’attuale Capo dell’Ufficio Sport Paralimpico del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, in cui il Gruppo Sportivo è inquadrato, ma è anche uno dei primi atleti ad averne fatto parte all’atto della sua fondazione.
Generale, come è nata l’idea di creare un libro fotografico?
L’idea di realizzare questo progetto è nata in modo spontaneo tra vertici militari e Ufficio: ci è sembrato il modo più immediato per ricordare tanti entusiasmanti momenti vissuti e, al contempo, per trasmettere il senso più profondo di ciò che ci unisce, giorno dopo giorno. Il GSPD infatti non è soltanto un gruppo dove si pratica sport paralimpico, è una vera e propria famiglia di persone che hanno vissuti simili e che, attraverso le competizioni sportive, riescono ad andare oltre i limiti fisici e a porsi nuovi traguardi. Le soddisfazioni più grandi che viviamo quotidianamente non derivano solo dai risultati sportivi, ma anche dalla consapevolezza della potenza che lo sport riveste per il benessere psicologico e fisico di tutti, e dalla certezza che siamo i padroni del nostro destino. Io ho curato personalmente la selezione delle immagini tratte dall’archivio e da quelle personali dei ragazzi, e insieme alla mia collaboratrice Magg. Sabina Ferraris abbiamo redatto le parti scritte.
Com’è articolato il libro?
Il libro si suddivide in più capitoli. Dopo le prefazioni del Ministro della Difesa, Crosetto, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa pro tempore, Ammiraglio Cavo Dragone, nonché del saluto del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, avv. Luca Pancalli, con cui il GSPD ha da sempre un rapporto improntato alla massima collaborazione e sintonia, il primo capitolo celebra i raduni periodici: sono le occasioni in cui si crea la maggiore amalgama tra atleti più esperti e neofiti, staff e famigliari, che sono parte attiva e imprescindibile nel supportare i loro cari. Le fotografie ritraggono questo clima di incontro e rilassatezza, in cui si fa sport e si sta insieme per divertirsi. Nel secondo capitolo le immagini raccontano i raduni di specialità: atletica, nuoto, scherma, sci, tiro con l’arco, sono solo alcune delle discipline trattate settorialmente con tecnici esperti, per confrontarsi e migliorarsi. Il terzo capitolo ricorda gli eventi nazionali che hanno visto il GSPD sempre protagonista: il 4 Novembre, la sfilata del 2 Giugno ai Fori Imperiali, la traversata dello Stretto di Messina, sono tutti momenti ad alto impatto emozionale in cui traspare la fierezza dei nostri ragazzi. Abbiamo voluto anche ricordare la contrattualizzazione degli atleti civili: in accordo con il CIP, dal 2022 possono entrare nel GSPD anche atleti paralimpici del più alto livello tecnico – sportivo. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato agli eventi internazionali: i momenti indimenticabili vissuti nel Consiglio Internazionale dello Sport Militare con atleti da tutto il mondo, gli US Marine Corps Trials e i Wounded Soldiers coi veterani di guerra americani, le Paralimpiadi e gli Invictus Games fin dalla prima edizione di Londra 2014.
Le foto sono davvero tantissime e tutte raccontano emozioni di gioia, aspettativa, concentrazione, felicità, calore, fratellanza.
Quali sono i progetti del GSPD per il futuro?
Il nostro impegno è quello di continuare a tenere puntati i riflettori sul mondo del paralimpismo e sulla complessità dei problemi connessi, a livello fisico e pregiudiziale, per far sì che l’integrazione possa essere sempre più una realtà e non solo un ideale. Il motto della Difesa è proprio quello di “non lasciare indietro nessuno”, ed io sono certo che l’esempio dei nostri ragazzi può essere veramente un grande sprone per tutti, in ogni ambito.
Mimmo Cavallaro, Ufficio Sport-CEI