UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Via Francisca del Lucomagno: a fine agosto una camminata da Morimondo a Pavia

Un omaggio a Sant’Agostino nel XIII centenario della traslazione del corpo
24 Luglio 2023

Quest’anno a Pavia si celebra il XIII centenario della traslazione delle reliquie di Sant’Agostino, il grande vescovo di Ippona, l’odierna Annaba in Algeria.

Il suo corpo venne inizialmente traslato a Cagliari, molto probabilmente fra il VII secolo e gli inizi dell’VIII, quando il nord Africa venne conquistato dagli arabi, perché si temeva che la sua tomba potesse essere profanata dai fedeli di Maometto.

Scrive Beda il Venerabile: “Nel 723, il re Liutprando, venuto a sapere che i saraceni, oltre ad aver spopolato la Sardegna, avevano anche profanato quei luoghi dove in passato erano state traslate e custodite in modo degno le ossa di Sant’Agostino, diede disposizione che, pagando un’ingente somma, le si andasse a recuperare. Le fece quindi trasferire da Cagliari a Pavia, capitale del suo regno, dove fece costruire un sepolcro nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro”

In tutti questi secoli il corpo di Sant’Agostino è stato custodito in una Arca di marmo bianco di Carrara ed in marmo di Candoglia, di grande pregio artistico, opera di ignoti maestri campionesi, datata 1362.

“A quanti vengono ad ammirare l’Arca di Sant’Agostino, faccio notare che nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro non c’è solo un capolavoro d’arte – dice Padre Baldoni, priore della comunità agostiniana - c’è anche un capolavoro della grazia di Dio, un uomo santo, un innamorato di Dio e anche un dottore della Chiesa”.

Sant’Agostino, è stato per lo più proposto come un grande intellettuale e filosofo, meno come un uomo perdutamente innamorato di Dio. Per Dio ha cambiato totalmente la sua vita, convertendosi radicalmente al Vangelo, e nel pieno della giovinezza, rispondendo alla chiamata di Gesù, è diventato cristiano, facendosi battezzare da Sant’Ambrogio a Milano.

La ricorrenza dell’anniversario della traslazione del suo corpo è l’occasione per riscoprire questo grande “Uomo di Chiesa”, riscoprirlo come pastore, mistico, come colui che ha saputo testimoniare il suo grandissimo amore per Gesù, come un grande uomo capace di parlare in modo diretto all'uomo, al suo cuore.

I responsabili della Via Francisca del Lucomagno, antico storico cammino che congiungeva il centro Europa con la pianura Padana, che nella sua attualizzazione collega Costanza con Pavia dove si unisce alla Via Francigena verso Roma, organizzano, proprio per questa ricorrenza, un evento per conoscere questo grande santo così moderno e così intrigante anche a distanza di tanti secoli. L’appuntamento è per domenica 27 agosto 2023. I pellegrini/camminatori della Via Francisca del Lucomagno, previa iscrizione, si ritroveranno presso la Abbazia di Morimondo, alle ore 8.00, prima di iniziare il cammino verso la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, avranno la possibilità di ascoltare una breve presentazione della vita di Sant’Agostino.

La tappa lunga 28 Km si camminerà prevalentemente sull’alzaia del Naviglio di Bereguardo fino all’omonimo Comune, poi successivamente si toccheranno il Comune di Torre d’Isola e poi Pavia.

Nella Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro, ai piedi dell’Ara di Sant’Agostino, dove si conclude il percorso della Via Francisca del Lucomagno e dove i pellegrini possono ritirare il Testimonium che certifica l’avvenuto pellegrinaggio, il priore degli agostiniani, padre Antonio Baldoni, saluterà i pellegrini/camminatori presentando loro alcuni tratti salienti di questo grande ‘Padre della Chiesa’.

Per eventuali informazioni scrivere a: ferrucciomaruca@gmail.com oppure seguire il sito: https://www.laviafrancisca.org/

Ferruccio Maruca, Segretario del tavolo istituzionale della Via Francisca del Lucomagno