UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Vittorio Veneto: l’Istituto Beato Toniolo al convegno su “Il turismo che vorrei”

Per un nuovo umanesimo: il contributo della bellezza e della convivialità
21 Novembre 2023

Dentro il territorio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dentro il programma di Città Veneta della Cultura 2023, riconoscimento che la stessa area dell’Alta Marca trevigiana con una trentina di Comuni - capofila la Città di Pieve di Soligo insieme all’IPA locale - si è aggiudicato dopo una selezione con varie altre città della regione. Dentro le dinamiche ecclesiali e civili di un contesto importante dal punto di vista paesaggistico, culturale, sociale ed economico, che ha visto consolidarsi nel tempo il “brand” del turismo religioso e conviviale.

Il convegno “Il turismo che vorrei”, svoltosi nei giorni scorsi a San Pietro di Feletto (Tv) per iniziativa dell’amministrazione comunale, e in particolare dell’assessore delegata Claudia Meneghin, è ruotato intorno a questi filoni principali, come pure l’intervento del direttore scientifico e vicepresidente dell’Istituto Beato Toniolo della diocesi di Vittorio Veneto, Marco Zabotti.

Dall'evento è emerso il carattere originale e innovativo dell’Istituto Beato Toniolo, nato ufficialmente nel marzo 2017 dopo anni di impegno di animazione e coordinamento su dottrina sociale, cultura, bellezza e arte sacra, riscoprendo le feconda tradizione di spiritualità e santità della diocesi di Vittorio Veneto e il grande patrimonio esistente in termini di architettura, pittura e scultura, in tante splendide chiese situate tra Piave e Livenza. Proprio seguendo la pista di un turismo religioso e conviviale, in rete con le comunità e il territorio, le istituzioni locali e i testimonial/sponsor, l'Istituto è stato capace di unire il recupero e la promozione dell’identità cristiana, in termini di bellezza e di conoscenza, e la sua declinazione nello scenario attuale.

Zabotti ha ricordato le tante iniziative messe in campo negli anni per favorire questa nuova consapevolezza e lo specifico apporto dell'IBT alla promozione dell’intera area, in particolare la collana video “Luoghi del Sacro in terra UNESCO”, molto apprezzata, il grande successo dei concerti nella chiese per la rassegna ”Musica d’estate in arte e bellezza” e, non ultima, l’interlocuzione continua con tanti soggetti su attività e progetti a valenza artistica, culturale e sociale.

La nostra idea concreta di turismo religioso e conviviale mette al centro la persona, in un’ottica di comunità, narrativa, esperienziale e generativa - ha osservato ancora il direttore scientifico dell'Istituto - che punta a inserirsi sempre meglio, con la sua specificità e il suo stile di accoglienza e condivisione, nei processi di promozione delle tante eccellenze di fascino e richiamo del territorio, a favore di visitatori e residenti”. E quale può essere il fattore vincente in questo settore? “Sicuramente un “prodotto” e una narrazione che siano frutto di sinergie, rete, collaborazione e cooperazione fra tutte le realtà coinvolte - ha concluso Zabotti - in linea con le idee e la visione pratica del nostro beato di riferimento, il grande economista e sociologo cattolico Giuseppe Toniolo”.