Sassi spesso senza nome, resi massa anonima dai nostri occhi troppo occupati dal guardare sempre e solo avanti. Sassi senza valore, che calpestiamo senza accorgercene più di tanto e senza un vero e proprio perché. Sassi diventati ostili, tanto da esserci armati di calzari prima e di scarpe dopo per non farci rovinare i piedi. Eppure… se comprendessimo che ogni casa si fonda su un sasso, forse ne apprezzeremmo la solidità. E… se pensassimo che ogni luogo si spande sul grande sasso della Terra, forse ne comprenderemmo l’essenziale vocazione a reggere e sostenere. Purtroppo… con l’evoluzione i sassi sono diventati ostacoli! Li utilizziamo per ergere muri e tagliare gli orizzonti verso l’oltre delle possibilità. Li utilizziamo per tappare i buchi creando prigioni asfissianti che si trasformano in sepolcri dove sono seppelliti i nostri sogni. Li utilizziamo come arma per lapidare l’altro nei suoi errori e inchiodarlo nella sua miseria e non scorgiamo la luce che porta nascosta.
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