Domenica 28 luglio
IL DONO
Gv. 6,5-13
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: "Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?". Diceva così per metterlo alla prova; egli, infatti, sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo". Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?". Rispose Gesù: "Fateli sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
Che cosa posso fare io per cambiare il mondo? Lo scoraggiamento che viene davanti ad un grande problema nasce dal pensarsi soli, soli e inutili. Il ragazzo che dona cinque pani e due pesci ad Andrea vince questa paura e converte lo scetticismo degli apostoli. Ciascuno di noi è chiamato a dare quello che può e quello che ha per cambiare il mondo, l’insieme dei nostri poveri doni uniti alla Grazia di Gesù faranno il miracolo: l’hanno sempre fatto, il mondo cambia e tutti saranno sfamati.
Don Franco Finocchio
Cappellano Squadra Italia
telefono: 380 30502558
mail: don.franco@me.com