UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’importanza del Sacrificio

Il duro lavoro al servizio del talento
2 Ottobre 2019

Parafrasando la massima di Archimede recenti studi affermano che il talento non esiste o non basta: chiunque può primeggiare in qualsiasi disciplina, se vi si applica intensamente per tanto tempo. Varie ricerche concordano: 10.000 ore.

Questa cifra che potrebbe spaventare equivale a dedicare tre ore al giorno per 10 anni.

Su quanto pesa il talento le opinioni divergono: “il talento innato è come l’hardware di un computer, mentre l’allenamento è il software”. Il primo ha bisogno del secondo per funzionare ma anche viceversa.

Un motto variamente attribuito a Ernest Hemingway (per il campo umanistico) o a Thomas Edison (per quello scientifico) sosteneva che il successo è 1 per cento “inspiration” (ispirazione creativa) e 99 per cento “perspiration” (traspirazione,sudore, fatica). Forrest Gregg, giocatore e coach della Nfl, dice che “per essere vincitori bisogna impegnarsi totalmente…impegno totale significa essere pronti a fare tutto il necessario per avere successo. Si deve essere pronti a lavorare duramente, a spingersi al punto di farsi male fisicamente… Per diventare  vincitori si deve essere disposti a sacrificarsi… Se desiderate diventare vincitori, rinunciate a tutto ciò che non vi consente di migliorare nel vostro sport”.

Anche se tutti desiderano la vittoria non tutti sono pronti a fare ciò che serve per ottenerlo. Impegno significa che c’è un prezzo da pagare. Gli atleti vincenti credono che il loro obiettivo è importante, possibile degno di sforzo e sacrificio.

Sono pronti a sostenere lo sforzo e la disciplina necessari per prepararsi. Il risultato è un ragazzo determinato a fare il possibile per raggiungere il proprio obiettivo….e pronto a lavorare duramente e a lungo per fare in modo che esso diventi realtà.

Domanda: l’impegno viene dopo la vittoria? O la vittoria viene dopo l’impegno?

Possiamo dire un po’ l’uno e un po’ l’altro: chiaramente la vittoria viene dopo l’impegno. Tuttavia è necessario qualche successo per sostenere l’impegno. Un ragazzo tende a non continuare a impegnarsi se percepisce che i suoi sforzi non producono risultati.

A 99 gradi l’acqua non bolle ma con l’innalzamento di un solo grado di temperatura inizia a bollire e produrre vapore. Il vapore è potenza, ha la facoltà di azionare turbine gigantesche e di spostare le montagne. Con un solo grado di impegno e sforzo in più è possibile generare la potenza per raggiungere un grande risultato.

 

Don Alessio Albertini, Assistente Ecclesiastico Nazionale CSI