UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il Santuario della Madonna della Corona sul Monte Baldo

Scavato nella roccia il santuario è immerso in una atmosfera di silenzio e meditazione
21 Febbraio 2023

Il santuario della Madonna della Corona scavato nella roccia a 774 metri s.l.m., a strapiombo sulla Val d’Adige, è uno degli edifici di culto più suggestivi del Veneto.

Il luogo dove sorge il santuario era frequentato, nell’anno Mille, da alcuni eremiti legati all’abbazia di San Zeno a Verona. Intorno al 1200 è documentata la presenza di un monastero e una cappella dedicata a Santa Maria di Monte Baldo accessibili attraverso un ripido sentiero nella roccia. Secondo un’antica tradizione la statua raffigurante la Pietà, custodita in origine nell'isola di Rodi, fu miracolosamente ritrovata sulle pendici del Monte Baldo per sfuggire all'invasione dei turchi.

In realtà, il gruppo scultoreo fu donato al luogo di culto da Lodovico Castelbarco, nobile roveretano, nel 1432. La statua della Pietà, venerata come Madonna della Corona, è realizzata in pietra locale dipinta. Nel tempo la piccola chiesetta subì vari rifacimenti e nel 1625 divenne santuario attirando numerosi pellegrini. Il luogo di culto fu rinominato con il titolo di “santuario della Madonna della Corona” prendendo il nome dalla forma semicircolare della roccia circostante.

L’assetto complessivo dell’intera area del santuario è documentato in due preziosi inventari, del 1724 e del 1744. Nel 1982 ottenne il titolo “basilica minore” e il 17 aprile 1988 Papa Giovanni Paolo II si recò al santuario per pregare la Madonna della Corona.

Dove: Località Santuario, 1 - Spiazzi di Ferrara di Monte Baldo - 37020, Verona.
Contatti: 045 7220014 | info@madonnadellacorona.it

Apertura del santuario: è aperto tutto l’anno: da novembre a marzo dalle ore 8.00 alle ore 18.00 e da aprile a ottobre dalle ore 7.00 alle ore 19.30. 

Pellegrinaggio a piedi al santuario della Madonna della Corona: è possibile raggiungere il santuario attraverso un suggestivo percorso a piedi che parte da Spiazzi. Lungo tutto il percorso sono state installate delle statue in bronzo, che raffigurano le quattordici stazioni della Via Crucis, opera dell'architetto veronese Raffaele Bonente.
Sentiero della Speranza: il percorso più lungo e impegnativo (5 km a/r - dislivello 600 metri) per raggiungere il santuario è il Sentiero della Speranza che parte da Brentino Belluno (VR). Il sentiero panoramico offre la possibilità di godere di numerosi scorci sulla Val d’Adige. L’ultimo tratto è una scalinata ripida scavata direttamente nella roccia sulla parete del monte Cimo.

Sara Alessandrini, Travel Blogger - Itinerari Religiosi - www.saralessandrini.it