Sulle pagine social della CEI - Conferenza Episcopale Italiana, proponiamo da lunedì 13 aprile 2020 un “viaggio spirituale” nei santuari accompagnati da guide speciali. Condividi nei commenti il ricordo della visita che ti è più cara a un santuario o l'immagine a cui sei devoto con la preghiera che reciti più di frequente tra la mura di casa in questo tempo di emergenza. #Coronavirus #chiciseparerà #locuslucis
In questo tempo di particolare difficoltà e prova per il nostro Paese e per la nostra gente, i Santuari italiani sintonizzano le voci e i cuori per un’unica grande preghiera per l’Italia e per il mondo.
I nostri Santuari sono “clinica dello spirito”, tempio e immagine della “tenda di Dio con gli uomini” (Ap 21,3), che di solito accolgono tra le loro mura i sentimenti dei pellegrini che vi entrano con speranza e semplicità. Oggi sono loro a dover portare nella preghiera la gente a Dio. Quasi come in quella scena del Vangelo, sono i Santuari a scoperchiare il tetto e calare ogni uomo e donna davanti al Vivente, perché ascolti gli interrogativi, le sofferenze, le gioie, la quotidianità e il vissuto familiare che ogni persona avrebbe portato con sé varcando la loro porta.
Perché i nostri Santuari non sono soltanto un’opera umana, ma soprattutto un segno visibile della presenza dell’invisibile Dio. E solo vicino a Lui il dolore umano acquista un proprio senso. Solo l’incontro con Lui rende possibile il mutare il lamento in danza.
In allegato il testo