“La bellezza del mondo e dell’arte trova in Gesù Cristo la pietra angolare e il suo fondamento assoluto. È Lui la Bellezza originaria e redentiva che salva dalla caducità ogni bellezza terrena. L’umanesimo cristiano guarda la realtà con gli occhi di Cristo: altrimenti diventerebbe disumano. In questa luce, niente è insignificante e senza valore e ogni cosa è un riflesso della Bellezza Divina. Ogni frammento è riscattato, ogni forma di debolezza trova un fondamento stabile, ogni alito di vita è un eco della voce dell’Eterno, ogni bellezza materiale è un simbolo della Bellezza divina. «Credo ogni uomo possa tornare fanciullo/credo ogni fanciullo sia messaggero di Dio/dobbiamo cessare di temere gli uomini/e volere solamente l’amore» così scriveva Davide Maria Turoldo.
L’amore che tende al bello, al buono e al vero è già misericordia. La misericordia, infatti, non è altro che l’estetica spirituale dell’amore, la sua dimensione più alta e si realizza sempre come riflesso e atto puro di bellezza. Ha ragione Agostino quando scrive che: «Unicamente il bello può essere amato».
Il Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto” intende comunicare qualcosa dell’insondabile Mistero del Dio di Gesù Cristo e della vita cristiana facendo leva sulla forza attrattiva, evocativa, ermeneutica, comunicativa e trasformativa dell’immagine e del simbolo, che, com’è evidente, trovano espressione privilegiata in un’opera d’arte. Quella della bellezza è la via imprescindibile per comprendere l’esperienza della misericordia". S.E. Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto
Da queste premesse trova realizzazione il Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto”, cioè un sistema territoriale che promuove, recupera e valorizza, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio liturgico, storico, artistico, architettonico, museale, ricettivo, ludico.
Esso nasce per valorizzare parti di territori caratterizzati da diverse combinazioni di elementi naturali e umani che illustrano l'evoluzione delle comunità locali attraverso la religiosità e le vicende storiche del luogo stesso. Valorizza e promuove tutto il territorio Diocesano creando opportunità lavorative e crescita sociale culturale attraverso il meccanismo dell’Economia sovversiva della Bellezza. Per questo, il PCE intende attivare prassi di economia dove l'interesse non è solo verso sé stessi, ma anche verso gli altri, verso tutti i soggetti con i quali si interagisce: il parco ospita persone e non clienti.
Parco Culturale Ecclesiale – Luogo: sono i luoghi stessi che comunicano le sensazioni che hanno ispirato tanti autori, musicisti, artisti per le loro opere e uomini di fede per le loro testimonianze: il Parco intende far rivivere al visitatore tutto questo elaborando interventi che educano alla bellezza del creato e che favoriscano una conoscenza e valorizzazione dell'ambiente, della storia e delle tradizioni di chi quel luogo lo ha abitato e lo abita.
Parco Culturale Ecclesiale – Sistema: è il sistema territoriale che dapprima recupera e poi promuove e valorizza, attraverso una precisa strategia, il patrimonio storico, artistico, museale, architettonico, liturgico, ricettivo e ludico della Diocesi di Noto. Il nostro è un sistema profondamente radicato nel territorio, e solo così è esso capace di mettere in relazione comunità parrocchiali, monasteri, santuari, aggregazioni laicali ricche di tradizioni e custodi di opere e segni nati dalla fede del popolo.
Parco Culturale Ecclesiale - Tessuto connettivo: un Tessuto connettivo in grado di rendere funzionali spazi aggregativi e ricettivi attorno alle antiche vie di storia, di cultura e di pellegrinaggio.
Parco Culturale Ecclesiale – Interlocutore: il Parco interloquisce non solo con la rete territoriale ecclesiale ma entra in rapporto con le molteplici reti esistenti per dare un volto nuovo al turismo non vendendo un prodotto ma producendo cultura e itinerari di senso, rispondendo così alle esigenze della Fruizione Culturale per l’intero territorio diocesano.
Il PCE condivide i 5 punti salienti del progetto “Bellezza e Speranza per tutti” dell’Ufficio Nazionale della Pastorale del Turismo, Sport e Tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana: Valorizzazione, Ospitalità, Accessibilità universale, Creatività, Annuncio.
L'Ente Gestore del parco è la Cooperativa Etica Oqdàny, nata grazie al progetto “Policoro” della Diocesi di Noto nel 2010: essa è una realtà Diocesana che pone l’attenzione nei confronti della disoccupazione giovanile e si colloca nell’ambito della rivalutazione del lavoro come importante dimensione personale e sociale, da cui far scaturire un autentico sviluppo di tutta la diocesi.
Contatti
Cooperativa Etica Oqdany 96017 Noto Cell. 3270162589 e-mail info@oqdany.it
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Dott. Celeste Salvatore, Manager Culturale, Responsabile del Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto” e Presidente della Cooperativa Etica Oqdany