di Alessandra Valente
"Tutto il bene ci viene dal Signore.
Uno solo è il vero Dio
Solo Lui sana la tua piaga
Rende luce ai tuoi occhi,
spegne la febbre nelle tue vene.
Noi Cosma e Damiano,
non siamo che suoi strumenti:
solo in Dio devi aver fede e guarire”.
È la preghiera propria del rito dell’Incubatio.
Anticamente, nella notte che precedeva la festa solenne dei Santi, i devoti, assieme ad alcuni malati, trascorrevano la notte nella chiesa, dinanzi le statue dei Santi Cosma e Damiano, perpetuando così, l'antico rito dell'Incubatio, risalente al V-VI secolo d.C.
I Santi Medici apparivano e appaiono nel sogno al malato, per mezzo della preghiera taumaturgica nel rito dell'Incubatio, tanto da essere definiti specialisti nell'arte del guarire.
Nel corso della storia, prima ancora di essere elevato a Santuario, molti fedeli raccontano che, dopo aver sognato i Santi Cosma e Damiano, siano stati guariti dai loro mali. Tutto questo è testimoniato da alcuni scritti accompagnati da doni di ex-voto. Questa forma di devozione coinvolge anche tutti i paesi limitrofi, fortemente legati a questo luogo. Molti gaetani emigrati ritornano nella loro città d’origine, durante il periodo della novena, per rinnovare la loro adesione e il loro culto ai due Santi.
Un segno popolare importante è rappresentato dalle Palme dei Santi Cosma e Damiano. La tradizione vuole che le persone allettate, prima dell’ultimo sospiro, vengano benedette con le Palme dei Santi, lasciate per una intera notte ai piedi del letto.
Un altro atto di devozione è quello celebrato il 31 Maggio con una fiaccolata vicino ai ruderi di un’antica chiesa non molto distante, intitolata a Santa Maria.
La memoria più antica della chiesa risale al 997, quando il presbitero Pietro e il canonico Benedetto ricevettero dal vescovo Bernardo, figlio del duca di Gaeta, l'incarico di ricostruire l’edificio distrutto forse nell'844, ad opera dei Saraceni. La più antica costruzione si trovava probabilmente al livello degli attuali vani sottostanti, adibiti più tardi a sepolture. La chiesa, nel Cinquecento, subì delle trasformazioni strutturali, fino ad assumere la conformazione tardo barocca nel '700 con l'aggiunta, sulla facciata, del monumentale portale in pietra.
Nel 1939, per iniziativa del parroco, e con i lavori diretti dall'ing. Pasquale Fantasia, venne aggiunta una cappella sul fianco destro dell'area del presbiterio. Durante la seconda guerra mondiale, la chiesa fu gravemente danneggiata e successivamente ricostruita in dimensioni ridotte.
L’attuale Santuario è il risultato di una ricostruzione del 1946, sulle rovine di quella rinascimentale. Presenta un corpo principale con una facciata semplice e lineare, ma imponente. E’ sorretta da una singolare scalinata divisa in due rampe intervallate da quattro pianerottoli e protetta da una ringhiera in ferro battuto. L’interno è strutturato a pianta rettangolare con una vasta aula divisa in tre navate. La navata centrale, con soffitto più alto delle altre due. Al centro del presbitero è posato l’altare marmoreo per la consacrazione. Punto focale dell’abside è il bellissimo crocefisso incorniciato e poggiato su un fondo “rosso” vellutato, che ricorda il martirio della croce e quello dei SS. Medici.
Il 26 settembre 2014, l’arcivescovo Fabio Bernardo D’Onorio, su richiesta del fondatore e Primo Rettore Don Fabio Gallozzi, ha elevato la chiesa dei SS. Cosma e Damiano a Santuario Diocesano.
Le motivazioni di tale elevazione sono di genere sociale, storico e religioso.
Nell’evoluzione storica dei cosiddetti “Casali di Vescia”, già si attestava fortemente la leggenda secondo la quale i due Santi Cosma e Damiano, Santi Medici, Anargiri e Martiri, arrivarono a Roma per curare l’imperatore Marco Aurelio e nel viaggio di ritorno si fermarono in una grotta sottostante il Santuario di Gaeta, per circa 3 mesi. Qui, si presero cura delle persone del luogo.
Nella seconda guerra mondiale la grotta, collocata sulla linea di Gustav, finì totalmente sotto le macerie della chiesa, più volte distrutta e ricostruita. Dai racconti tramandati da alcuni fedeli del luogo, si sa che, prima del crollo della chiesa, da una scala posta al lato, era possibile scendere nella grotta, dimora originaria dei due Santi.
Alcune informazioni utili
Nome del Santuario: Parrocchia – Santuario dei SS. Cosma e Damiano.
Indirizzo (Via/Piazza, Città, CAP): Via Salita degli Scalzi, snc – 04024 Gaeta.
Contatto telefonico: 0771464127 – 3276147161
Sito internet: www.sscosmaedamiano.it
E-mail: cosmaedamianosantuario@gmail.it; info@sscosmaedamiano.it
Apertura e orari celebrazioni: Aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 19:30
Orario delle Sante Messe:
- invernale (dal 1 ottobre al 30 aprile): ore 17:30 giorni feriali; ore 18:00 sabato e prefestivi; ore 08:30/10:30/18:00 Domenica mattina.
- estivo (dal 1 maggio al 30 settembre): Ore 18:00 giorni feriali; Ore 18:30 prefestivi e festivi; Ore 8:30/10:00/18:30 Domenica e festivi.
Ogni lunedì al posto della Santa Messa si celebra la Liturgia della Parola.
Pagina Facebook: Parrocchia Santi Cosma e Damiano.