UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO, TURISMO E SPORT
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Sono ripartiti gli Avamposti S4J

Una due giorni di formazione pienamente riuscita
21 Novembre 2023

Nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 novembre, presso la casa La Salle di Roma ha preso avvio ufficialmente il Progetto degli Avamposti sportivi, pensato e organizzato dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo, Tempo libero e Sport della CEI. Erano presenti i rappresentanti dei 13 Avamposti dislocati in tutta Italia per dare forma al progetto nato nel 2019 e ora giunto ai nastri di partenza.

Dopo il saluto iniziale di don Michele Gianola, direttore ad interim dell’ufficio, don Marco Fagotti ha introdotto i lavori spiegando l’importanza degli Avamposti come luoghi sperimentali per rilanciare la pastorale sportiva nelle parrocchie, dando una risposta comunitaria ai cambiamenti sociali e sportivi a cui assistiamo.

Daniele Pasquini ha poi sottolineato l’intento d’inclusione dello sport all’interno delle realtà parrocchiali delineando le linee di sviluppo di un avamposto sportivo. La prima è quella della polisportività, linea che ha in sé il grande valore della sperimentazione delle varie competenze. La seconda è quella della formazione, che vuole essere specificatamente educativa. Infine, la terza è quella di fare rete sul territorio per stipulare patti educativi fra le varie agenzie educative territoriali. L’Avamposto sarà quindi il luogo chiamato a creare alleanze, incarnando lo spirito che nasce dalla quarta parola aggiunta recentemente nel motto olimpico: Communiter, cioè insieme.

Progettista, Manager, Coordinatore, Mediatore ed Educatore eSport sono i cinque profili che dovrebbero formare l’equipe di ogni Avamposto. Nel lavoro di gruppo i partecipanti hanno ragionato sulle caratteristiche di ogni profilo tenendo in considerazione l’aspetto della conoscenza, dell’abilità, delle capacità personali e delle condizioni di vita di ogni singola figura.

Prioritario per ogni Avamposto sarà in questi mesi identificare queste figure per dare poi avvio alla loro formazione, primo step del progetto che, come spiegato da don Franco Finocchio, è il punto fondamentale per aiutare a sviluppare conoscenze sia sportive che non, inserendo la proposta all’interno di contesti non prettamente sportivi; essa abbraccerà varie aree, da quella filosofico-teologica, a quella pastorale, ed infine a quella gestionale e giuridico-amministrativa; gli incontri  si svolgeranno fra gennaio e giugno del prossimo anno, in modalità remota per poi concludersi in presenza con un weekend finale.

Nella serata di venerdì il gruppo ha visitato la parrocchia di San Luca Evangelista alla periferia di Roma, dove è stata installata una Gaming Room, parte integrante del progetto degli Avamposti.

La due giorni si è conclusa con la presentazione del Patto Educativo Nazionale, preceduto dalla tavola rotonda dal titolo “Costruire la rete per generare comunità”, nella quale si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti delle Us Acli, di Scholas Occurrentes, delle Pgs, dell’Anspi e di Federvolley.

Una due giorni che ha sottolineato l’importanza di proseguire nel progetto per seminare nel cuore di ciascuno uno sguardo verso il futuro riconoscendo l’importanza di camminare insieme.

Don Riccardo Cavallazzi - Responsabile per la pastorale dello Sport - Diocesi di Novara