«Quella che stiamo vivendo
non è semplicemente
un'epoca di cambiamenti,
ma il cambiamento di epoca»
Papa Francesco
La pandemia di Covid19 cade in un periodo storico di trasformazione sociale profonda. Nel Discorso alla Curia Romana del 21 dicembre 2019 Papa Francesco ha dato evidenza che «quella che stiamo vivendo non è semplicemente un'epoca di cambiamenti, ma il cambiamento di epoca»*.
Un'epoca di globalizzazione, interconnessione, esplosione del digitale, profondi cambiamenti climatici…
Sentiamo spesso dire che il CoronaVirus cambierà il mondo e le nostre vite. In realtà la diffusione del Coronavirus, così capillare e veloce, è una conseguenza del cambiamento in atto. Più che causa di cambiamento, la pandemia sta svolgendo il ruolo di acceleratore del cambiamento. Una macchina del tempo che ci sta facendo fare un balzo in avanti nel futuro, in termini di consapevolezza, stili di vita, modo di lavorare e relazionalità.
Certo, la pandemia è una ferita: porta con sé morti, nuove povertà, solitudine e isolamento. Tuttavia spetta a noi guardare a questo tempo con uno sguardo nuovo, di speranza. Oltre ad una ferita, il CoronaVirus ci offre una feritoia, una finestra aperta sul futuro prossimo.
Anche lo sport sarà chiamato a ripensarsi, a rinnovarsi, a diventare “otre nuovo” per poter rispondere ai nuovi bisogni dell'uomo e della società.
Tuttavia «capita spesso di vivere il cambiamento limitando ad indossare un vestito nuovo». La sfida è invece quello di vivere il cambiamento con «le virtù del discernimento, della parresia e della hypomoné»*.
Lo sport ha una memoria storica, antica, primordiale. Questa memoria porta dentro di sé traccia di elementi universali, antropologici, trasversali alle civiltà e alle fasi storiche. Tuttavia «appellarsi alla memoria non vuol dire ancorarsi all'autoconservazione, ma richiamare la vita e la vitalità di un percorso in continuo sviluppo. La memoria non è statica, è dinamica. Implica per sua natura movimento»*.
L'obiettivo di questo ciclo di webinar è avviare una riflessione culturale sullo sport dopo il CoronaVirus, ossia sullo sport nella nuova epoca in cui il CoronaVirus ci sta proiettando con maggior velocità. Una riflessione che possa aiutare a leggere i segni e le tendenze del prossimo futuro e che aiuti a cercare nuove categorie e nuove gerarchie valoriali in grado di orientare le scelte che il mondo dello sport sarà chiamato a fare, per proporre "vino nuovo in otri nuovi".
di Daniele Pasquini, Presidente Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport
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* Papa Francesco, Discorso alla Curia Romana del 21 dicembre 2019