Successo di partecipanti per la nona edizione della Camminata per San Benedetto Martire organizzata in coincidenza con la Giornata diocesana della custodia del creato nell’ambito delle festività del patrono della città.
La camminata diocesana si è ormai affermata come appuntamento di riflessione sui problemi e sulle attese della nostra Casa Comune. Al centro la salvaguardia del pianeta e il tema del lavoro che non sono disgiungibili. “Tutto è connesso, come ci ricorda Papa Francesco e non vi può essere rispetto per il creato, senza rispetto per la dignità umana, di cui noi ne siamo parte”. Ha esordito con queste parole il Vescovo Carlo che accogliendo il gruppo, composto anche da una nutrita rappresentanza di associazioni e movimenti locali, presso la Chiesa di San Benedetto Martire ha dato il via al cammino finalizzato a visitare le esperienze concrete di “buone pratiche” del prendersi cura del creato e delle fragilità umane. “Ci siamo messi in ascolto – dicono i promotori dell’iniziativa - presso la Chiesa di Sant´Antonio, dell’esperienza di un giovane frate minore rispetto lo sguardo contemplativo che San Francesco aveva riguardo il creato”.
Di seguito alla sede del SOS Missionario, Pierluigi Addari ed alcuni soci volontari hanno illustrato l’attenzione e le iniziative dell’associazione riguardo i paesi in via di sviluppo che attualmente soffrono ancora di più a causa dei cambiamenti climatici e del Covid 19 ed il loro sforzo di far conoscere questa realtà alla nostra popolazione locale. Altra testimonianza di rilevanza internazionale è stata l’incontro del cappellano dei pescatori, don Giuseppe Giudici, con il rappresentante dei pescatori, guarda caso di nome Pietro, che ha illustrato la loro lodevole iniziativa a “pesca di plastica”.
Poi altra sosta presso la sede ACLI dove si è sottolineata la relazione importante tra problema sociale lavorativo e ambientale. Qui ha preso la parola Remigio Giannetti, per il Progetto Policoro, che ha allietato il cammino con soste musicali con il sassofono, e Nicole De Micheli per la pastorale diocesana giovanile.
Altra tappa presso i Sacramentini dove gli Scout di San Giuseppe, presenti in tutto il percorso, hanno narrato la loro esperienza incentrata sull'aspetto educativo del rispetto del creato dove lo scopo è quello di lasciare questo mondo migliore di come lo abbiamo trovato. Infine il rientro alla chiesa di San Benedetto Martire, dove il parroco don Guido, che ha partecipato a tutta la camminata, ha ringraziato per la bellezza e ricchezza del cammino e ha impartito la benedizione.
Sicuramente è stata una esperienza concreta di sinodalità, di ascolto reciproco e di cammino concreto fatto insieme.